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Pubblicato il 24/10/2016 22:10

Lolli: pubblicato il bando per la concessione della sorgente di Canistro

E' stato pubblicato oggi sul Bollettino Speciale n. 132 della Regione Abruzzo l'Avviso di procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento di concessione di acque minerali 'Sant'Antonio-Sponga' nel comune di Canistro. Lo rende noto il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che ha seguito fin dall'inizio la vicenda legata al rinnovo dell'atto concessorio, soprattutto dopo l'annullamento da parte del Tar del precedente bando regionale. "La pubblicazione del nuovo avviso - spiega Lolli - permette alla Regione di individuare, a seguito della procedura ad evidenza pubblica, il soggetto che andra' a gestire la concessione di acque minerali della Sant'Antonio-Sponga in modo da realizzare un progetto di crescita del giacimento stesso in relazione anche alla capacita' occupazionale che lo sfruttamento del giacimento puo' garantire. Come si e' visto in questi mesi, quella della Sant'Antonio-Sponga e' una vicenda complessa a cui e' seguita una vertenza occupazionale difficile. Con l'avviso pubblicato oggi rimettiamo al centro del progetto la volonta' della Regione di non voler abbandonare al proprio destino un giacimento che rappresenta una ricchezza per l'intero territorio". Nella sorgente ha operato finora con un suo stabilimento la societa' Santa Croce, proprietaria del marchio di rilievo nazionale, che con la Regione ha in corso un duro contenzioso partito lo scorso anno quando l'ente ha negato proroghe e revocato la concessione per presunte irregolarita' nel durc (documento unico di regolarita' contabile). Addebiti respinti dal patron, Camillo Colella. La Santa Croce ha 75 dipendenti, di cui oltre 50 in cassa integrazione a rotazione e la restante parte al lavoro. Per loro, a fine novembre si apre lo spettro del licenziamento visto che la proprieta' ha attivato le procedure di mobilita' alla luce dei dinieghi definitivi della Regione. Colella, comunque ha sempre assicurato che manterra' gli impegni presi con i fornitori. Secondo quanto riportato nell'avviso, la gara verra' aggiudicata utilizzando il metodo dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa con una stima del valore della concessione di circa 2,9 milioni di euro. Il rapporto concessorio avra' una durata di 30 anni, alla scadenza del quale non potra' essere rinnovato o prorogato dovendosi procedere a nuova gara. "Nell'avviso - sottolinea Giovanni Lolli - e' stata inserita la condizione che nel periodo di durata della concessione il concessionario s'impegnera' a sottoscrivere un formale 'Accordo sulla difesa dei livelli occupazionali' con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di riferimento, finalizzato al reimpiego prioritario degli stessi lavoratori della precedente societa' affidataria della concessione, secondo le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste nel Piano industriale". La presentazione delle offerte potra' essere fatta da domani fino alle ore 13 del 15 dicembre 2016. 

"Finalmente dopo tanti rinvii e un ritardo di numerosi mesi, la Regione ha partorito il bando": Cosi' Camillo Colella, patron della Santa Croce, l'acqua minerale di rilevanza nazionale che viene captata ed imbottigliata a Canistro, in merito al bando per la concessione trentennale della sorgente pubblicato oggi dalla Regione. "Con i nostri legali lo stiamo esaminando molto approfonditamente per poi decidere la nostra strategia - spiega Colella in una nota -. La prima riflessione che mi viene di esternare e' questa: se non dovessimo partecipare noi di Santa Croce, sono curioso di verificare quali saranno i grandi player di cui parlava il vice presidente Lolli, disposti a partecipare ad un bando per una concessione che non prevede il marchio Santa Croce e lo stabilimento, entrambi di mia proprieta'. Inoltre - continua -, ci sono da sottolineare altri elementi di criticita' tra cui gli altissimi tributi sia regionali che comunali ed il clima sindacale molto teso. Senza contare il fatto che nei prossimi mesi ci sara' il pronunciamento del Consiglio di Stato, al quale ci siamo rivolti, che potrebbe riassegnarci la concessione. Insomma, gia' appena uscito, le nubi sul bando sono molto dense" - conclude il proprietario della Santa Croce che ha avviato un duro contenzioso con la Regione

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