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Pubblicato il 30/01/2015 15:03

Rooftop, dal piccolo blog al sogno di una serie tv

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di Giulia Grilli

Le avventure più bizzarre nascono dalla casualità, a volte dal destino. Rooftop, invece, nasce dalla noia e dalla solitudine, almeno secondo il suo creatore, Riccardo D'Aquila. Ma non si può negare che questo racconto pulp di tredici capitoli pubblicato su un blog abbia alla base anche il talento e una solida struttura di fantasia creativa influenzata da una moltitudine di stimoli recepiti e coltivati nel tempo.

 

Un giorno, con ingenua fatalità, Rooftop giunge nelle mani di Jacopo Brogioni, fotografo di scena della Rai, perché Giacomo Scortichini, aspirante regista e amico di Riccardo, gliel'ha fatto leggere ottenendo ottimi riscontri. "Perché non giriamo una serie con la tua storia?" propone Giacomo a Riccardo sotto consiglio di Brogioni.

 

 

Si ma come?

Qui entra in gioco quella forza senza limiti dei giovani ventenni che nei sogni ci credono meglio di chiunque altro, che hanno la testardaggine di provare e riprovare, scalando montagne dalle vette fin troppo elevate, e che molto spesso sono gli unici che i risultati li ottengono davvero.

 

Riccardo D'Aquila con il cast

 

Giacomo Scortichini

 

Le amicizie si moltiplicano, il gruppo di lavoro cresce, mentre Riccardo spinge verso una seconda direzione. I suoi personaggi sarebbero perfetti per un fumetto in stile americano, e allora ecco l'ennesimo aggancio fortunato. "Mauro Belfiore era un mio vecchio compagno del liceo, così rispolverando tra i miei contatti e sapendo che nel frattempo era diventato un aspirante fumettista, gli ho proposto di disegnare il mio racconto. Ha accettato con molto piacere dopo aver letto la storia", racconta Riccardo.

 

Ma chi è Riccardo?

E' un giovane di 22 anni, chietino, che rimanendo troppo volte solo a casa a Macerata mentre frequentava l'Accademia delle Belle Arti, per "ammazzare il tempo" si era messo a scrivere un racconto sul suo blog, tra il marzo 2012 e febbraio 2013. Due amici, due boss, tradimenti, sparatorie, sangue, colpi di scena, enigmi. Una storia avvincente in stile Tarantino, così la definisce. L'aveva fatta leggere a chiunque quella storia, come una sceneggiatura degna di nota.

 

Ma i lettori sono convinti: le vicende di Rooftop sono perfette per un'ipotetica serie televisiva. E qui entra in scena l'ultimo tassello mancante, Susanna D'Alessandro, che si occuperà del casting e del backstage cercando le persone giuste per i ruoli giusti, perché questa serie "s'ha da fare". I volti degli attori, intanto, delineano le sembianze dei personaggi del fumetto a cui Mauro inizia a lavorare e che fungerà da prologo per i tre teaser che la squadra di "supereroi" ha deciso di produrre.

 

"Non avevamo i soldi per girare una puntata pilota, quindi ci siamo ingegnati. Abbiamo progettato la realizzazione di tre teaser trailer, ovvero tre scene da 4-5 minuti che riuscissero a presentare i personaggi principali e il mood della trama", spiega ancora Riccardo.

 

Backstage

 

dal personaggio al fumetto

 

Il gruppo di amici si dà all'autoproduzione chiedendo favori a conoscenti o a chi è abbastanza pazzo da credere nell'avventura, giocando tra collaborazioni gratuite, tempi dilatati e sfide quotidiane. Ma i soldi servono, la puntata pilota è l'unico mezzo per presentare davvero il progetto ai festival. Nasce perciò l'idea di lanciare un crowdfunding sui social per raccogliere fondi. La piattaforma indiegogo diventa il tramite, la pagina facebook è pronta e i primi due teaser anche.

 

Così in quasi sessanta giorni Rooftop raggiunge 1700 visualizzazioni su youtube, più di mille I like sui social, e quasi 1000 Euro di fondi raccolti grazie al crowdfunding (che è appena un terzo della somma necessaria per montare una puntata pilota da 20 o 30 minuti).

 

"Da dicembre ad oggi siamo riusciti a raggiungere un buon numero di visualizzazioni sui internet. Niente a che vedere con le cifre astronomiche di chi davvero conta sui canali giusti, ma per essere un inizio non è niente male. D'altronde i nostri video sono nati dal nulla" spiega Riccardo.

 

Teaser #1 "rigido"

 

Il prossimo traguardo è cercare altri fondi per mandare avanti Rooftop. Una volta pronta la puntata pilota non resta che presentarsi ai festival come il Giffoni. Poi chissà, magari trovare un produttore che sia interessato all'intera serie. Riccardo, intanto, continua a manovrare tutto con l'aiuto della sua numerosissima troupe (nel progetto sono coinvolte una trentina di persone) per concludere il terzo teaser, e per trovare una casa editrice che voglia pubblicare il fumetto. E pensare che Rooftop è stato partorito dalla noia.

 

 

Teaser #2 "cinema" 

 

 

foto di: Susanna D'Alessandro

 

© Riproduzione riservata

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