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Pubblicato il 05/08/2013 22:10

Omicidio nel teramano, il cingalese è morto dissanguato

teramo, omicidio, sant'omero, cingalese, sri lanka

Due colpi di coltello a lama seghettata, passati attraverso gli spazi intercostali trapassando i lobi inferiori dei due polmoni e recidendo importanti vasi sanguigni. E' morto dissanguato in pochi istanti Sattambie Ralalage Don Susira Kelum Nanayakkara, il fabbro 30enne cingalese, ucciso dal connazionale Udara Chandima Kolamunnage (29) sul pianerottolo di casa a Garrufo di Sant'Omero. Lo ha accertato l'autopsia, eseguita nel pomeriggio all'obitorio dell'ospedale di Sant'Omero dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra, cui ha preso parte anche il pubblico ministero Bruno Auriemma.

Secondo quanto chiarito dall'esame necroscopico, la vittima e' stata colpita dall'alto in basso, mentre era in ginocchio dopo aver ricevuto pugni e calci. Verosimilmente, il fabbro ha ingaggiato una discussione senza esclusione di colpi con il connazionale vicino di casa, colpendolo a sua volta con un pezzo di legno trovato fuori dell'abitazione. E' stato colpito alla schiena mentre era piegato su se stesso, ha avuto la forza di rialzarsi e cercare riparo in casa, ma e' morto dissanguato nel corridoio dell'ingresso, sotto gli occhi della moglie incinta. Quest'ultima domani sara' ascoltata dai Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica, insieme alla zia della vittima, che era con lei al momento del delitto. Kolamunnage comparira' invece nell'udienza di convalida dell'arresto mercoledi' mattina, dinanzi al gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa

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