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Pubblicato il 16/09/2015 19:07

Processo Bussi bis per il perito della difesa, non ci sono stati superamenti dei limiti

"Non c'e' stato alcun superamento dei limiti di contaminazione dell'acqua alla distribuzione". E' quanto affermato, nel tribunale di Pescara, da Lino Prezioso, uno dei due periti della difesa, nell'ambito del processo con rito abbreviato denominato Bussi Bis, relativo alla mega discarica dei veleni scoperta nel 2007 a Bussi sul Tirino. "I dati dell'Istituto superiore di sanita' dicono altro - ha commentato a margine dell'udienza Giulio Di Berardino, uno degli avvocati di parte civile - vedremo cosa accadra' nel corso del controesame dei periti della difesa".

Questa mattina il gup Maria Carla Sacco ha ascoltato soltanto Prezioso, esperto in materie chimiche, mentre ha rinviato al prossimo 27 ottobre l'esame dell'altro perito della difesa Gaetano Fara, il controesame di entrambi i periti della difesa e l'audizione dei tre esperti dell'Istituto superiore di sanita' indicati dal pm Anna Rita Mantini. Prezioso, partendo dal capo d'imputazione, si e' soffermato sull'analisi dei dati relativi alla distribuzione dell'acqua, sostenendo che non sono stati riscontrati superamenti dei limiti fissati dalla legge. Il perito, inoltre, ha contestato la correttezza dei risultati forniti da alcuni laboratori privati, facendo riferimento alla metodologia in base alla quale gli esami vanno ripetuti molte volte, per confinare il limite di incertezza al 25 per cento. Il perito della difesa, infine, ha evidenziato anche una serie di discordanze sulle analisi compiute dall'Arta, con riferimento ai pozzi numero 4 e 8. "La tesi della difesa punta a prendere in considerazione soltanto i dati legati al punto di distribuzione - ha spiegato Lino Sciambra, un altro degli avvocati di parte civile - secondo l'accusa, invece, occorre valutare anche cio' che accade prima di arrivare al punto di distribuzione".

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