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Pubblicato il 23/01/2016 08:08

Carne e tumori,in Abruzzo si studiano legame e rischi

Chiarire il ruolo della carne nell'alimentazione moderna e capire gli eventuali aspetti positivi e negativi legati al suo consumo, senza trascurare il percorso che porta le pietanze sulle tavole degli italiani e in che modo il consumatore si debba orientare nell'acquisto. Ha questi obiettivi il convegno "Carne e tumori: mito o realta'?", organizzato dall'Ordine dei medici di Chieti, per fare il punto della situazione, anche dopo l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanita'. Il punto di partenza e' sicuramente il consumo di carne. Gli italiani, infatti, secondo gli studi, ne mangiano troppa: 80-85 chilogrammi pro capite all'anno, per una media di 90 grammi al giorno, che dovrebbe scendere a circa 70. L'iniziativa e' finalizzata ad analizzare la questione in chiave multidisciplinare, dal punto di vista della realta' medica, di quella veterinaria e di quella agraria, per avere un approccio ed un quadro completi. L'appuntamento e' per domani, alle 8.15, nella sala convegni "Rosalba Bonaventura" dell' Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Chieti. "Molte volte si acquista e si consuma carne - sottolinea il direttore dell'Unita' di nutrizione umana e clinica presso l'Universita' degli Studi di Chieti, Nicolantonio D'Orazio, uno dei relatori del convegno - senza conoscerne caratteristiche e qualita'. Dagli allevamenti ai nutrienti, dall'eta' dell'animale alla frollatura, dal tipo di taglio alle sostanze a rischio, ne parleremo a 360 gradi. Il dato di fatto e' che gli italiani mangiano troppa carne, mentre con moderazione, scegliendo il giusto tipo e la giusta qualita', non e' detto che la carne faccia male". "'E' la dose che fa il veleno' - aggiunge l'esperto citando Paracelso - Sono favorevole alla carne come nutrizionista, ma tutto sta nella quantita', nella qualita' e, soprattutto - conclude - nella tracciabilita' dell'alimento".

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