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Coldiretti, 1 milione di firme per la candidatura Unesco della pizza
La petizione a sostegno della candidatura dell'arte dei pizzaiuoli napoletani a patrimonio immateriale dell'Unesco ha superato l'obiettivo record di un milione di firme raccolte in tutti i continenti. Lo rende noto la Coldiretti che ha contribuito alla raccolta di quasi la meta' grazie all'impegno della rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica lungo tutta la Penisola ma anche in occasione di Expo. Un risultato che sara' presentato domani lunedi a Parigi nella sede mondiale dell'Unesco. Saranno consegnate ben un milione e 38mila firme, ala presenza dell'Ambasciatore Vincenza Lomonaco, Rappresentante Permanente d'Italia presso l'Unesco, del presidente della Fondazione UniVerde, gia' ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura italiano, Alfonso Pecoraro Scanio , il presidente dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccu' e il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. La pizza napoletana - sottolinea la Coldiretti - dal 4 febbraio 2010 e' stata ufficialmente riconosciuta come Specialita' tradizionale garantita dall'Unione Europea, ma ora l'obiettivo e' quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell'identita'. La candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell'umanita' tutela un settore che vale 10 miliardi di euro con almeno 100 mila lavoratori fissi nel settore della pizza ai quali - sottolinea la Coldiretti - se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana. Ogni giorno solo in Italia si sfornano circa 5 milioni di pizze per un totale di un miliardo e mezzo all'anno nelle circa 63mila pizzerie e locali per l'asporto, taglio e trasporto a domicilio. Non e' un caso che, secondo un sondaggio del sito coldiretti - il 39 per cento degli italiani ritiene che la pizza sia il simbolo culinario dell'Italia e che la pizza sia la parola italiana piu' conosciuta all'estero
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