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Pubblicato il 24/11/2012 16:04

Castelli, non solo ceramica

basti, castelli

Carlo Levi la definì “La Cappella Sistina della maiolica”.

Alle falde del Gran Sasso, quasi abbarbicata alla montagna, Castelli accoglie i visitatori con la sua bella e panoramica piazzetta e le antiche botteghe: è famosa in tutto il mondo per l’alta qualità delle sue ceramiche che spesso sono pezzi unici e autentici capolavori. Le caratteristiche naturali del territorio e in particolare l’abbondante presenza di cave d’argilla e i boschi di faggio, ottima riserva per la legna necessaria per la cottura ai forni, hanno favorito lo sviluppo di questa nobile arte documentata a Castelli già in epoca etrusca. Molto importante, per la rinascita dopo il 1000, è stata la presenza dei monaci benedettini, anche qui maestri di produzione artigianale, in particolare di utensili per uso quotidiano. E’ però dalla seconda metà del 1500 che questa arte vive il suo periodo di grande splendore. Nel Museo delle ceramiche, ospitato nell’antico convento francescano, al primo piano troviamo le opere dal 1400 al 1900. Importantissimo il corredo farmaceutico la cui produzione era attribuita di volta in volta ai più noti centri italici di produzione ceramica fino a quando, negli anni ottanta del secolo scorso, nella discarica della nota fabbrica castellana “De Pompeis” non furono reperiti frammenti che misero fine alla disputa. Molto importanti la quarta e la quinta sala del Museo che contengono una significativa documentazione dell’istoriato castello con opere delle varie dinastie di maiolicani: i Grue, i Gentili, i Cappelletti e i Fuina. Le più belle ceramiche di Castelli si fanno ammirare nei più bei Musei del mondo: Louvre, British, Metropolitan, Ermitage. Carlo Levi la definì “La Cappella Sistina della maiolica”. In centro da visitare la parrocchiale di San Giovanni Battista con la sua monumentale scalinata edificata alla fine del ‘500; ha al suo interno la Cappella della Santa Croce, realizzata nel 1601 dai figli di Orazio Pompei. A poca distanza dal centro, su una piccola altura, sorge la chiesa di San Donato, edificata agli inizi del Seicento; dall’esterno appare una piccola chiesa di campagna, ma, una volta all’interno, appare unica per il suo meraviglioso soffitto decorato interamente da piastrelle di maiolica.

Per mangiare e dormire: B&B Il Bivacco del parco 0861-979551, 3336550099

Ristorante “I cinque sensi” 0861-979015

Come si raggiunge: dalla A24 (autostrada per Roma), uscita Colledara- San Gabriele

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