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HOME » STORIE D'ABRUZZO » FESTA DEI SERPARI DI COCULLO PUNTA A DIVENTARE PATRIMONIO UNESCO
Pubblicato il 02/10/2016 16:04

Festa dei Serpari di Cocullo punta a diventare patrimonio Unesco

Raccolte gia' 1820 firme, e stabilita una rete in cui coinvolgere tutti i luoghi interessati a favorire lo sviluppo sociale ed economico di territori che, altrimenti, rischiano l'abbandono: sono questi i punti piu' importanti sui quali si fonda la richiesta avanzata dal Comune di Cocullo e dal comitato promotore, per ottenere il riconoscimento del Rito dei Serpari di San Domenico abate (patrono del comune abruzzese) come patrimonio immateriale dell'Unesco. La notizia e' stata data in una conferenza stampa, a Sulmona, dove e' stata illustrata anche la strategia che si intende perseguire per arrivare a questo ambito riconoscimento. A tal fine sara' costituita domani, a Cocullo, un'associazione temporanea di scopo per valorizzare i percorsi della devozione a San Domenico abate. Sono previste le adesioni, oltre a Cocullo, di Villalago, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Pretoro, Villamagna, Palombaro, Pizzoferrato, S.Pietro Avellana, Fornelli, Sora, S.Elia Fiumerapido, Atina. "Lo scopo e' unirsi con le altre comunita' che condividono il culto di S.Domenico e i luoghi dove viene venerato - afferma Loreta Di Risio, assessore alla Cultura del Comune di Cocullo - per creare un progetto che attraverso i cammini religiosi favorisca lo sviluppo del territorio e consenta di conservare tradizioni e culti come quelli di S.Domenico di Cocullo". Secondo l'assessore, infatti, il Centro Abruzzo soffre di un continuo e preoccupante spopolamento ed in particolare paesi come Cocullo, che conta appena 250 abitanti, rischiano di scomparire, e con loro anche le secolari tradizioni che richiamano migliaia di turisti da ogni parte del mondo, come il Rito dei Serpari. La 'carta segreta' che Comune e comitato promotore intendono giocare sul tavolo dell'organismo dell'Onu e' proprio la creazione di una rete di soggetti che possa esaltare la valenza culturale e turistica, e non solo religiosa, di queste devozioni, per la storia che rappresentano per i territori interessati. Quattro sono i piani sui quali si sviluppa l'azione del comitato promotore: il consenso dei cittadini, il coinvolgimento delle universita', gli operatori economici ed il sostegno delle istituzioni. "Per questo presenteremo a breve una richiesta di salvaguardia urgente", afferma l'antropologa Omerita Ranalli, "per evitare lo spopolamento di un territorio con l'obiettivo di attirare risorse economiche ed investimenti che ne possano favorire la ripresa". La candidatura di Cocullo dovra' essere depositata entro il mese di marzo del prossimo anno.

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