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Pubblicato il 30/11/2013 23:11

Marco Verratti si racconta su Raidue

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"Rimpianti per le scelte fatte? Sono sempre piu' convinto di aver fatto una grande scelta, sono in una grande squadra che mi permette di essere a contatto con dei fuoriclasse e mi trovo benissimo, sono loro che fanno crescere noi giovani. Non ho alcun rimpianto perche' ormai il calcio e' internazionale e non e' detto che un giocatore italiano debba per forza giocare in Italia. Ho fatto sicuramente una scelta rischiosa ma la migliore. Oggi capisco quelle squadre italiane che non mi hanno preso, perche' io arrivavo dalla serie B". Lo ha detto il centrocampista del Psg, Marco Verratti, ai microfoni di 'Dribbling', in onda su Rai2.

"Juve e Napoli non sono state pazze a non spendere tanti milioni per uno come me, poco conosciuto, ma sono altresi' convinto che se credi che la decisione sia quella giusta sia giusto portarla avanti fino in fondo. Nostalgia del calcio italiano? All'estero e' sempre visto come un grande campionato che sta crescendo -ha spiegato Verratti-, basti pensare agli ultimi acquisti come quelli di Higuain e Tevez. Mi spiace per la violenza e per quello che succede negli stadi, che non riguarda solo il calcio, ma e' un problema della societa' in generale. Qui la tifoseria non e' cosi' turbolenta, perche' c'e' meno pressione". Al giovane centrocampista azzurro non manca il campionato italiano ma manca Carlo Ancelotti, ex tecnico del Psg, oggi al Real Madrid. "Devo dire di si -ha ammesso l'ex centrocampista del Pescara-. Con ogni allenatore ho sempre avuto un grande rapporto, pero' lui mi ha fatto fare il salto di qualita', ha avuto fiducia in me. Come persona mi manca tantissimo. Mi sento cresciuto? Si, per un ragazzo della mia eta' andare a vivere all'estero senza la famiglia e' una crescita. Questa e' una citta' che ti apre la testa perche' ci sono tante culture". 

Verratti parla poi della Nazionale e dello sfogo di Prandelli riguardo ai giovani. "Questo suo sfogo ci fa capire che dobbiamo fare ancora di piu' e migliorare. Se ho fatto autocritica? E' normale -ha proseguito Verratti- io ho vent'anni e davanti a me ho giocatori che hanno fatto la storia del calcio. Ringrazio sempre Prandelli che mi ha chiamato anche quando ero in serie B. Io ho la voglia di dimostrare che posso stare nel gruppo dell'Italia, ho sempre dato il massimo. Dai noi giovani ci si aspetta sempre di piu' di quello che diamo e se Prandelli ha detto certe cose vuol dire che ne ha motivo, ma io ho la coscienza pulita". Nessun problema per la mancata convocazione nella doppia amichevole contro Germania e Nigeria. "Finche' non e' una scelta ufficiale non sono preoccupato se il mio nome non compare, se poi ci saro' per me sara' un grandissimo piacere. Certo se a giugno non saro' nell'elenco mi dispiacera' molto, perche' e' il sogno di ogni bambino partecipare a un mondiale". Alla domanda su come giudica il ritorno di Thiago Motta in azzurro, la stella del Psg ha le idee molto chiare. "E' un giocatore straordinario ed e' un onore giocare con lui". E a quelli che sostengono che il suo ritorno in campo pregiudichi un posto al giovane centrocampista, Verratti risponde: "Non capiscono niente di calcio. Nessuno ti ruba il posto, io sono contento che sia tornato in Nazionale". Al giovane centrocampista viene fatto poi un gioco: vorrei giocare in questa squadra perche'? Juventus? "Perche' e' una grande squadra e per un giovane farne parte e' sempre positivo". Roma? "Per la passione che hanno i tifosi, mi piace il loro atteggiamento, mi sembrerebbe di giocare in una piccola Pescara". Napoli? "Perche' e' la squadra cresciuta di piu' e la gente ha quel calore che mi piace. Inter? "Penso che con Thohir ci possono essere grandi investimenti". 

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