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Pubblicato il 09/11/2016 12:12

Riaprono giovedi' le superiori a Giulianova

Riapriranno giovedi' le scuole superiori di Giulianova e Castelli, mentre per gli altri istituti si dovra' attendere il completamento delle verifiche post-sisma. Ad annunciarlo la Provincia di Teramo, che spiega come siano stati completati i lavori di "riparazione danni su parti non strutturali" nelle scuole di Giulianova (Liceo Curie, Ipse Crocetti, Ipias Pagliaccetti, Itt Cerulli) e come domani sara' effettuata la pulizia degli edifici. Intanto proseguono i sopralluoghi sulle altre scuole, con una squadra di tecnici ed esperti dell'Universita' di Pescara, inviata dalla Protezione civile, che sta ispezionando il Liceo-Convitto Delfico e il Pascal mentre domani arriveranno i tecnici del Consorzio Reluis. "Da un primo report, dal 24 agosto ad oggi - spiega la Provincia - l'Ente ha gia' speso, solo per lavori di somma urgenza che sono ben altra cosa dai danni subiti da un'opera, circa 2 milioni e 700 mila euro, intervenendo nelle scuole, sulle strade e sui ponti". Sempre per quanto riguarda le scuole il Comune di Teramo ha deliberato lo sgravio del 30% delle rette degli asili per il mese di novembre, lasciando i servizi invariati e questo in considerazione della chiusura prolungata per i controlli post sisma. Per quanto riguarda poi l'asilo nido "Lettieri" la Giunta ha deliberato temporaneamente lo spostamento dei bambini in tre strutture site ai piani terra: Piano Solare, Colleatterrato, Gammarana. Questo nonostante l'immobile sia classificato in classe A, "al solo fine di dare una risposta alle richieste delle educatrici, preoccupate per una eventuale evacuazione". Intanto sono state portate a termine le verifiche di 23 delle 31 scuole del territorio e domani si dovrebbe avere il report completo. Dalle verifiche svolte finora tutte le scuole sono state classificate A o B, ad eccezione dell'elementare San Giuseppe, della media Savini e della materna di via Diaz. Sono state emanate 14 ordinanze di sgombero alla Cona, Fonte Baiano, Colleatterarato, Villa Tordina, Cavuccio e, nel centro storico, in Via Antica Cattedrale, Vico della Montagnola, Via Taraschi che hanno interessato 41 famiglie. Dichiarata inagibile anche una piccola parte della Casa di Riposo De Benedictis

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