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Pubblicato il 23/04/2014 19:07

Bilancio regionale, Pagano risponde alle critiche

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La Regione Abruzzo "non ha mai fatto violazioni, in quanto le risorse dell'anticipazione di liquidita' stipulata nel 2011, di cui parla la Corte Costituzionale nella sentenza uscita qualche giorno fa, non sono state mai richieste al ministero dell'Economia e Finanza e mai iscritte nel bilancio regionale e quindi, per tale motivazione, la Regione non avrebbe mai potuto 'destinare' tali risorse a finalita' extra sanitarie". Lo afferma il Presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, per fornire spiegazioni alla polemica che si e' sollevata in questi giorni riguardo una sentenza della Corte Costituzionale che dichiara illegittimo l'articolo 6 della finanziaria regionale 2012. "Infatti - continua Pagano - la Corte costituzionale in tale sentenza ha ritenuto che l'utilizzo di somme destinate al rimborso della rata di restituzione dell'anticipazione di 200 milioni per finalita' extrasanitarie fosse pregiudizievole per gli impegni assunti dalla Regione di destinare al pagamento di debiti sanitari pregressi le risorse relative all'anticipazione di liquidita' concessa dallo Stato. La Regione - spiega Pagano - fu obbligata a sottoscrivere questo prestito di 200 milioni ad aprile 2011 in seguito alle distrazioni di fondo sanitario fatte negli anni 2004, 2005 e 2006, ma non lo ha mai richiesto e quindi mai utilizzato. Invece, a luglio 2013 abbiamo sostituito tale anticipazione di liquidita' di 200 milioni con una di 174, per cui abbiamo pattuito una rata annuale di circa 9 milioni contro quella del prestito precedente di 13 milioni, con un risparmio pari a 120 milioni di euro disponibili per il nostro sistema sanitario regionale". "In realta' - continua Pagano - la nostra Finanziaria 2012 destinava ai trasporti la rata di rimborso dell'anticipazione di 200 milioni pari a 13 milioni che il Mef aveva fatto stanziare gia' dalla stipula del prestito, quindi a partire dal 2011. Dato pero', che tale prestito non era mai stato richiesto fino alla nuova stipula di quello di 174 nel 2013, si sono generate delle risorse libere nel bilancio regionale pari a 13 milioni sia per gli anni 2011 che 2012, mai dovute allo Stato. Sicuramente Luciano D'Alfonso non e' mai stato ad un tavolo di monitoraggio della Sanita' e per questo si puo' permettere di parlare di 'bluff'". "La prova del risanamento sanitario ci e' stata data ieri con l'autorizzazione alla riduzione delle tasse agli abruzzesi dopo la verifica dell'eccedenza di risorse finanziarie accumulate dall'attuale giunta a copertura di tutti i debiti e le perdite maturate dalle giunte precedenti, ritenendo che questi 33 milioni restituiti agli abruzzesi non fossero necessari al sistema sanitario regionale. Forse - conclude Pagano - si pensa ancora che oggi la gestione del denaro pubblico possa avvenire ancora giocando a destinare le stesse risorse per le spese dei trasporti e per quelle della sanita', ma i tempi caro D'Alfonso sono cambiati".

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