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Pubblicato il 17/08/2013 15:03

Cialente: A settembre all'Aquila avremo finito i soldi

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Il sindaco lancia l'allarme

''Con questo serrato ritmo di ricostruzione nel mese di settembre saranno finiti i fondi e tutto si blocchera'. La palla ripassa ora al Governo che deve decidere se L'Aquila va ricostruita o no''. Con la politica nazionale in ferie il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, in un'intervista all'Ansa, torna a chiedere ai palazzi romani attenzione e considerazione per la causa della ricostruzione delle zone duramente colpite dal terremoto del 6 aprile del 2009, quando morirono 309 persone. Dopo le molte settimane in cui ha denunciato il disinteresse di Roma sulla ricostruzione anche con azioni clamorose, tra cui la riconsegna della fascia da sindaco al presidente della Repubblica e la rimozione dei tricolori dagli uffici pubblici, stavolta il tono delle parole di Cialente e' meno allarmante.

Anche se spiega che ''la guardia e' sempre alta'' con la battaglia per i fondi che continuera' con azioni verso il Governo nazionale e verso l'Europa, soprattutto nella gestione del complessivo ammontare di 1 miliardo e 200 milioni di euro spalmati in sei anni, stanziati dal Parlamento nelle passate settimane e reperiti con l'aumento delle accise sulla marche da bollo. Una dotazione non sufficiente a suo giudizio per alimentare il cronoprogramma varato dal Comune. Parlando del ritmo della ricostruzione, Cialente mostra soddisfazione per l'inversione di tendenza rispetto all' andamento caratterizzato durante l'era commissariale del presidente della Regione, Gianni Chiodi, e per i risultati ottenuti, annunciando che ''ogni mese vengono assegnati 150 milioni di euro di contributi per il recupero delle abitazioni danneggiate, con l'obiettivo di finire tutto in 10 anni, altrimenti la gente andra' via''.

''Capisco che si tratta di cifre importanti ma stiamo ricostruendo la citta' a ritmo travolgente e, per la prima volta, la burocrazia supera il flusso finanziario - continua -. A due terzi dell'anno si sono avverate le nostre previsioni di una decisa accelerazione dell'azione di ricostruzione una volta chiusa la fase commissariale con la gestione passata al Comune - sottolinea il primo cittadino - Il commissario e' andato via a settembre dello scorso anno restituendo 500 milioni, poi c'e' stata la lunga fase per il 'concorsone' finalizzato all' assunzione di 300 persone, ma dall'inizio dell'anno abbiamo rilasciato 870 milioni di contributi con una media di oltre 100 milioni al mese. Ora siamo a quota 150 milioni. Tutto cio' va a far carico sui 985 milioni di euro della delibera Cipe che non sono neanche tutti di cassa: per il 2013 sono disponibili 660 milioni, contributi che daremo in tre trance. Se ci vengono dati 110 milioni che avanzano di cassa, penso che tra fine settembre e la meta' di ottobre avremo utilizzato tutti i soldi - conclude - e si blocchera' tutto''

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