L'ex assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis ha fatto depositare presso la Procura di Lanciano una lettera, a sua firma, con cui chiede al pm Rosaria Vecchi se corrisponda a verita' l'esistenza di un fascicolo nei suoi confronti con l'accusa di tentato omicidio "della consorte". In tal caso De Fanis, che dice di aver appreso dalla stampa delle nuove indagini, fa sapere che intende mettersi a disposizione della magistratura per l'interrogatorio, previa autorizzazione del gip di Pescara. Per la difesa De Fanis ha nominato gli avvocati Domenico Frattura e Massimo Cirulli, che gia' lo rappresentano nell' inchiesta della Procura di Pescara "il Vate", nell'ambito della quale e' finito agli arresti domiciliari nel novembre scorso per concussione. L'inchiesta pescarese verte sull'erogazione di contributi regionali per l'organizzazione di eventi culturali; il fascicolo aperto a Lanciano ne e' uno stralcio. Sarebbe stata la segretaria Lucia Zingariello a raccontare al pm di Pescara Giuseppe Bellelli che De Fanis aveva intenzione di avvelenare la moglie. La quale ieri, con una lettera aperta, ha dichiarato: "Sapere che Gigi e' indagato per aver tentato di uccidermi e' una cosa che, in altri tempi, mi avrebbe fatto ridere, ma che oggi, con tutto quello che e' stato scritto di mio marito, mi da' ancor di piu' la conferma di come si possa distruggere un uomo"
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