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Pubblicato il 22/11/2016 20:08

Landini: la riforma è fatta male

Quando chiedono a Maurizio Landini se nel confronto tv con Matteo Renzi non sia stato troppo morbido nei confronti del premier, il segretario della Fiom risponde "non sono d'accordo perche' io sono un tipo rispettoso ed educato. Gli ho detto tutto quello che volevo e non mi sono dimenticato niente". Landini, a Pescara per un appuntamento per la campagna referendaria del 'No' ha spiegato ai numerosi presenti in Consiglio comunale che "questa riforma e' fatta male, non si sa chi vota il Senato, e che bisogna far tornare la sovranita' al popolo. Ma per di piu' si commette lo stesso errore del 2001 con le Regioni ma in senso opposto, nel 2001 tutti i poteri erano agli Enti locali, ora lo Stato si riprende tutto". Il segretario della Fiom non ritiene neanche che si tratti di una 'controriforma neoliberista', ma "e' fatta male perche' crea piu' danni dei problemi che vuole risolvere, e non mette a fuoco la centralita' dei problemi di questo Paese"

 "Alcuni del Pd dicono che se vince il No nel 2017 si va a voto anticipato. Ormai si sostituiscono anche al presidente della Repubblica, decidono tutto loro. Magari il popolo chiede un'altra riforma e prima di andare a votare bisogna farla. Dovrebbe essere quella la priorita'". Cosi' il segretario della Fiom, Maurizio Landini,

Usa una metafora Maurizio Landini per fotografare il nuovo Senato previsto dalla riforma Renzi, "perche' ancora non sappiamo come eleggere i nuovi senatori, ma ci dicono che la legge elettorale la faranno dopo. Questa - spiega - e' come la scarpa destra di Achille Lauro. Ve la ricordate? In campagna elettorale a Napoli Lauro dava una scarpa destra e diceva: 'Dopo il voto ti do la sinistra'. La logica e' uguale. Ma perche' non le chiarite prima le cose?", si chiede Landini

Bisogna dire 'no' alla riforma costituzionale proposta dal governo, anche perche' "tra leggi, riforme e modifiche fatte, in questi ultimi anni bisogna dire che sono state realizzate da governi mai eletti da nessuno. Monti, Letta, Renzi non si sono mai presentati davanti ad un elettorato per chiedere il voto sulla base di programmi che poi hanno realizzato". Il segretario della Fiom, Maurizio Landini,  lancia il messaggio che "questa Costituzione non si cambia se non in modo utile e intelligente. Usciamo da questo periodo con una forte domanda di democrazia e partecipazione, per questo e' un passaggio delicato. La Cgil non si e' solo schierata per il No ma dice chiaramente che bisogna portare molta gente al voto perche' non e' vero che il metodo con il quale si fanno le cose resta solo un metodo: e' anche sostanza".

"Se vince il No Parlamento e Governo devono fare una diversa riforma della Costituzione, quindi quello che non hanno fatto adesso lo devono fare dopo, facendo una legge elettorale degna di questo nome. Del resto aiuteremmo anche il Pd che dice che vuol cambiare la legge elettorale. Per essere sicuri che lo facciano bisogna votare No. Uno, cosi', e' proprio sicuro, altrimenti questi ne hanno dette tante...". Cosi' il segretario della Fiom, Maurizio Landini,a margine di un convegno per il No al referendum promosso dalla Cgil. Dopo aver sottolineato che "se vince il No bisogna fare i cappelletti, festeggiare, essere contenti perche' mi sembra una cosa utile per il Paese", Landini ha definito "inaccettabile questa drammatizzazione, come se in caso di vittoria del No debba succedere chissa' cosa. Queste logiche le abbiamo gia' pagate quando c'e' stato il governo Monti". "Se non c'era il governo Monti e non facevano i provvedimenti che hanno fatto, dicevano, saremo stati nella crisi. Si e' visto - ha osservato - hanno tagliato le pensioni, hanno fatto dei disastri e siamo messi peggio di prima. Questa drammatizzazione dovrebbe far riflettere anche lo schieramento che si e' creato. Quando la grande finanza, quando le banche, quando Confindustria, quando Marchionne e tutti quelli che pagano le tasse da un'altra parte ci spiegano quello che dovremmo fare noi - ha concluso - credo che i cittadini italiani dovrebbero usare la testa e pensare che la nostra Costituzione e' giusto applicarla e non modificarla". 

"La forzatura non solo e' quella di decidere a maggioranza, ma di usare una maggioranza non reale per modificare una Costituzione che era nata per unire il Paese". Landini ha parlato di "un governo che fa una riforma a maggioranza, avendo una maggioranza in Parlamento che non corrisponde alla maggioranza del Paese". Sottolineando che "mentre la Costituzione nasce dando sovranita' al popolo, ora siamo di fronte a una trasformazione in cui il potere viene messo in mano al Governo di turno", il segretario si e' soffermato sulla legge elettorale e ha detto che "si determina una situazione per cui qualsiasi forza che vince le elezioni ha un potere fuori dal controllo democratico".

"Quando in tv mi ha accusato di essere la Casta, ho contato fino a 20, 30, perche' mi avevano detto di stare calmo. Ma a chi ragiona cosi' gli sfugge un particolare: e' al governo da 1.000 giorni, ora la casta e' Renzi", ha dichiarato ancora Landini. "Oltretutto sei stato tu, che non sei mai stato eletto, a trasformare questo in un referendum sul tuo governo. Lui dice: "se perdo me ne vado. E puo' anche essere un'idea interessante. Ma gli vorrei ricordare che la nostra Costituzione e' nata proprio per combattere l'uomo solo al comando. Che in un Paese di 60 milioni di abitanti nessuno e' indispensabile. Ti dimetti? E che c.... vuoi che succeda, che siamo tutti Joe Condor?", ha chiuso Landini tra gli applausi

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