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Pubblicato il 15/04/2013 14:02

Omicidio ad Alba Adriatica, ucciso un 72enne

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La vittima, Gabriele Di Clemente, colpita più volte

La Procura di Teramo ha affidato, stamane, l'incarico per l'esame autoptico sul corpo di Gabriele Di Clemente, il giardiniere di 72 anni ucciso nella notte tra sabato e domenica nella sua casa di via Volturno a Villa Fiore di Alba Adriatica per il cui delitto e' in stato di fermo, con l'accusa di omicidio, Andrea Marsili, di 43 anni del posto, amico della vittima il quale lo aveva ospitato a cena in casa sua prima che la lite degenerasse in omicidio.

Ad effettuare l'autopsia sara' Giuseppe Sciarra. La ricognizione cadaverica ha dimostrato, per ora, che oltre ad essere stato sgozzato, Di Clemente e' stato attinto in altre parti del corpo. Sono presenti tagli e punture di lama, compatibili con il coltellino svizzero ritrovato dai carabinieri sulla scena del delitto, oltre a numerose ecchimosi e tumefazioni. Sono la prova che i due uomini hanno ingaggiato una lotta fisica cruenta, scattata per motivi che escludono la droga e la rapina. L'abitazione del giardiniere,infatti, non e' stata trovata a soqquadro. L'arrestato, ieri, interrogato dal pm Bruno Auriemma pochi istanti dopo l'arresto, si e' avvalso formalmente della facolta' di non rispondere. Fornira' la sua versione dei fatti, probabilmente domani, quando scadranno le 48 ore dello stato di fermo di polizia giudiziaria. Agli investigatori i motivi che hanno guidato la mano di Marsili a pugnalare l'amico Di Clemente sono noti ma coperti, in questa fase dell'indagine, da segreto istruttorio. I motivi restano quelli futili il che potrebbe costituire un aggravante insieme allo stato di ebbrezza alcolica se gli venissero contestati. Alla cena, poche ore prima del delitto, hanno partecipato in quattro. Si tratta di amici di Di Clemente fuori dal giro della droga, vicini pero' al mondo dell'alcol. 

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Una violenta lite dopo una cena fra amici sarebbe all'origine dell'omicidio scoperto questa mattina ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo. Gabriele Di Clemente, 72 anni, e' stato trovato senza vita in casa, trafitto da diversi colpi di un coltello multiuso, trovato accanto al corpo.

Dopo aver raccolto qualche testimonianza, i Carabinieri hanno rintracciato in poche ore il presunto assassino. In stato di fermo di polizia giudiziaria, con l'accusa di omicidio volontario aggravato, si trova ora un conoscente della vittima, un 43enne, Andrea Marsili.

Pensionato, conosciuto nel vicinato per alcuni lavoretti da giardiniere, Di Clemente viveva da solo, dopo la separazione dalla moglie, in via Volturno, al piano terra di una palazzina di otto appartamenti abitata pero' soltanto da un'altra famiglia al primo piano. Proprio uno degli inquilini, rientrando a casa questa mattina, ha notato tracce di sangue vicino alla porta d'ingresso, socchiusa, dell'abitazione del 72enne. Allarmato, senza entrare, ha guardato all'interno dell'appartamento e scorgendo altre macchie di sangue ha chiamato i Carabinieri. I militari del nucleo operativo di Alba Adriatica e del reparto operativo di Teramo hanno subito ascoltato l'ex moglie, parenti e amici dell'uomo, da tutti descritto come persona mite.

Secondo quanto ricostruito, Di Clemente avrebbe ospitato ieri a cena tre conoscenti, fra i quali il suo assassino. Quando gli altri due sono andati via, tra Di Clemente e il 43enne sarebbe scoppiata una violenta discussione, probabilmente per futili motivi, al culmine della quale il piu' giovane, in un impeto d'ira, avrebbe impugnato un coltello svizzero multiuso che aveva con se'. Dopo aver colpito ripetutamente il 72enne, lo avrebbe lasciato agonizzante. Tornando a casa, l'uomo e' stato notato da alcuni vicini con i vestiti sporchi di sangue.

Non e' chiaro da quanti colpi sia stato raggiunto il pensionato. Si attende per questo l'esito dell'autopsia, in programma domani e affidata all'anatomopatologo Giuseppe Sciarra. *****************

 

 

 Il presunto autore dell'omicidio di Gabriele Di Clemente e' stato sottoposto, dai Carabinieri, in stato di fermo di Polizia Giudiziaria. Al momento si sa solo che si tratta di un 43enne di Alba Adriatica attualmente interrogato dagli inquirenti. 

In base alle testimonianze raccolte dai Carabinieri, l'uomo sarebbe tornato a casa, dopo una cena con Di Clemente, con i vestiti sporchi di sangue. Alla cena, nell'abitazione della vittima, avevano preso parte anche altri due amici; quando Di Clemente e il 43enne sono rimasti soli, fra loro sarebbe scoppiata una violenta discussione. Il piu' giovane, in un impeto d'ira, ha impugnato un coltello svizzero multiuso che aveva con se' e ha colpito ripetutamente il 72enne, abbandonandolo poi agonizzante. L'arma e' stata trovata accanto al cadavere.
Per chiarire quanti colpi abbiano ucciso il pensionato si attende l'esito dell'autopsia, in programma domani e affidata all'anatomopatologo Giuseppe Sciarra

 

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Il corpo senza vita di un pensionato di 72 anni, Gabriele Di Clemente, e' stato ritrovato all'esterno del suo appartamento in via Volturno, tra la porta d'ingresso ed il pianerottolo a Villa Fiore di Alba Adriatica. Il corpo e' stato ritrovato in un lago di sangue. La vittima era separata e viveva da sola in un appartamento.

A dare l'allarme sono stati alcuni romeni che abitano al primo piano, di fronte all'appartamento della vittima. L'uomo, che faceva il giardiniere, ieri sera era stato a cena a casa di una famiglia amica che risiede in una palazzina attigua. Padre di due figli, in via Volturno Gabriele Di Clemente viene ricordato come una persona "assolutamente assennata, tranquilla, che non ha mai dato problemi". Sul posto, intanto, e' giunta anche l'ex moglie. A seguire il caso e' il sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, Bruno Auriemma. 

 

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