gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » RICETTE DI ZIA GRETA » VIRTù TERAMANE
Pubblicato il 29/04/2013 17:05

Virtù teramane

teramo, ricetta, greta gri, gastronomia, virtù teramane

Le Virtù teramane da sempre segnano l'arrivo della bella stagione e la voglia di lasciarsi il rigido inverno alle spalle. La storia narra che le massaie, il 30 di aprile, usassero ripulire le madie da tutti gli avanzi dei legumi secchi e dei vari tipi di pasta utilizzati durante la stagione fredda. Per economizzare, le donne univano il tutto alle primizie dei campi, dando vita ad un piatto entrato nella tradizione gastronomica abruzzese.

Da uno scritto di Poggio Bracciolini (1380-1459) sembra, però, che la ricetta delle Virtù fosse molto nota a Roma dove si consumavano abitualmente il primo di maggio. Ciò nonostante, nella provincia teramana si contendono l'invenzione di questo piatto sia la vallata del Fino che la zona del Tronto, mentre gli abitanti della costa rivendicano l'inserimento del pesce tra gli ingredienti.

Una leggenda narra che le Virtù dovessero contenere sette tipi di legumi, sette tipi di pasta, sette tipi di erbe, che il tutto dovesse essere cucinato per sette ore da sette vergini, proprio come le virtù cristiane. Ma la virtù migliore, a quanto pare, è quella della massaia, di non buttare via niente. Per quanto riguarda la ricetta, è molto complicato trovare le dosi precise degli ingredienti perché sembra che la buona riuscita dipenda dalla perizia della cuoca.

 

INGREDIENTI

800 gr di legumi secchi: ceci, lenticchie, cicerchie e fagioli (spagnoli, cannellini, borlotti, tondini e altre qualità a piacimento)

1 kg di legumi freschi: piselli e fave

1,3 kg di verdure: zucchine, carote, patate, carciofi, bietole, indivia, scarola, lattuga, verza, cavolfiore, cicoria, spinaci, finocchio, rape, peperone

Odori: aglio, cipolla, maggiorana, salvia, timo, sedano, prezzemolo, aneto, noce moscata, chiodi di garofano, pepe, peperoncino, menta selvatica, borragine, finocchietto, basilico

Carni: prosciutto crudo (un osso con un po' di carne), cotiche di maiale, carne macinata di manzo, lardo, lonza, piedi e orecchie di maiale, pancetta, guanciale, polpettine di manzo

Pasta: di grano duro corta o lunga spezzata (700 gr), fresca all'uovo di varie forme e dimensioni (400 gr)

Altri ingredienti: olio, sale, lardo, pepe, polpa di pomodoro a piacere

 

PROCEDIMENTO

Mettere a bagno i sette tipi di legumi scelti per tutta la notte. Pulire accuratamente le cotenne, il piede, le orecchie di maiale ed il prosciutto, togliere il midollo dall'osso, spellare la lonza.
Tenere gli ingredienti in ammollo per 12 ore, poi farli bollire buttando la prima acqua (il brodo deve bollire almeno 4 o 5 ore e va sgrassato). Tutti gli ingredienti (cotenne, piede, orecchie di maiale, prosciutto, lonza) vanno tagliati in piccolissimi pezzi, il brodo dev'essere colato e piano piano aggiunto ai legumi durante la cottura. I legumi vengono cotti separatamente, le verdure lessate, tagliate e ripassate in padella con aglio e olio. Le spezie e gli odori tritati vanno tutti insieme messi in una pentola, lessati e conservati con il loro brodo.
Fare delle polpettine con la carne di manzo e friggerle. Fare un buon sugo con guanciale e pancetta di maiale, olio, cipolla, peperone, pomodoro, basilico, pepe, peperoncino, sale e noce moscata.
Unire le diverse qualità di legumi cotti, le verdure ripassate in padella, i profumi e le spezie lessate con il brodo, le polpettine. Cuocere separatamente i sette tipi di pasta in acqua bollente. Riunire tutto in un pentolone mescolando con un cucchiaio di legno. Togliere dal fuoco e servire con abbondante formaggio grattugiato.

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1