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Pubblicato il 24/09/2012 21:09

Pescara, si fermano Crescenzi e Modesto

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Brutte notizie per Stroppa in vista della sfida col Palermo

 

Il Pescara ha ricominciato subito la preparazione in vista del match di mercoledi' contro il Palermo. La squadra di Stroppa si e' ritrovata questa mattina al Vestina e dopo una prima parte di riscaldamento e di lavoro fisico guidato dal professor Tonelli, divisione in due gruppi (quelli che hanno disputato la gara al Dall'Ara e quelli poco o non impiegati): lavoro di scarico per i primi e lavoro tecnico a campo ridotto per gli altri. Si e' fermato durante l'allenamento Alessandro Crescenzi per una distorsione alla caviglia sinistra: domani mattina sara' valutato dallo staff sanitario biancazzurro per definire l'entita' dell'infortunio.

Brutte notizie per Francesco Modesto che ieri ha dovuto lasciare anzitempo il terreno di gioco: per lui lesione muscolare al retto femorale della gamba sinistra. Si prevedono tre settimane di stop.

Domani rifinitura al mattino al centro Sportivo Vestina e poi in ritiro.

Sui social network viene impazzano i commenti sulla prodezza di Ivan Pelizzoli, entrato a freddo e in grado di parare il penalty decisivo a Bologna confermando la sua fama di pararigori. Prodotto del florido vivaio dei portieri dell’Atalanta a 20 anni Vavassori lo promuove titolare in serie A, entra nel mirino della Roma di Sensi e arriva come vice Antonioli (per 27 miliardi di lire) nell’anno dopo lo scudetto, scelto da Fabio Capello. Litiga con l’allenatore dei portieri Negrisolo, alterna prestazioni scintillanti a papere colossali (celebre quella col Valencia in Champions) perdonate per la gioventu’.

Trapattoni gli da’ la chance azzurra con la Svizzera e vive l’anno magico 2003-2004: la Roma insegue il Milan e sogna lo scudetto fino alla fine con la ‘piovra’ titolare. Subisce 14 reti in 31 partite che gli valgono un premio europeo, la ‘Saracinesca d’oro’. Poi non va agli Europei ma come fuoriquota con la nazionale olimpica di Gentile conquista il bronzo ad Atene. Sembra il preludio di una carriera da top player. E invece e’ l’inizio del declino: la Roma promuove Curci, lui fa le valigie: la Reggina con Mazzarri, l’esperienza con il Lokomotiv Mosca (‘’poca tecnica, tanto fisico, ma dopo un po’ mi hanno messo da parte’’), l’Albinoleffe, il Padova. Sembra il capolinea, ma ieri il rigore parato a Diamanti (che evoca quelli in Coppa Italia con la Roma, quelli del 2004 al torneo olimpico) lo ripropone al palcoscenico della serie A. 

 

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