A Teramo nasce "Papillon", la squadra di rugby dei detenuti. L'obiettivo di "educare e rieducare attraverso lo sport" e' alla base del protocollo d'intesa siglato tra la sezione locale del Centro sportivo italiano (Csi) e l'Istituto penitenziario di Teramo. L'accordo tra le parti, finalizzato all'attivazione di esperienze e percorsi sportivi e formativi, e' stato formalizzato stamani al termine di una conferenza stampa, indetta a tal proposito, presso la Casa Circondariale di "Castrogno". Coordinato da Elisabetta Santolamazza, responsabile Area di Trattamento del carcere, l'incontro pubblico e' stato aperto da Stefano Liberatore, direttore della casa circondariale che ha rimarcato l'importanza della pratica sportiva positiva all'interno delle strutture carcerarie: "Il sistema penitenziario - ha evidenziato - non deve essere concepito solo ed esclusivamente sotto l'aspetto della sicurezza, oggi il carcere va verso un'altra tendenza che e' quella della risocializzazione e rieducazione. Il carcere - ha poi rimarcato Liberatore - e' un luogo di formazione sociale quindi sono ben accette queste attivita' sportive concepite come strumento di aggregazione e socializzazione".
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