Un aquilano di 60 anni titolare di un'attivita' di raccolta, demolizione e smaltimento di veicoli fuori uso nella periferia Est dell'Aquila, piu' volte denunciato per l'inquinamento da sostanze pericolose di suolo e sottosuolo, è stato sottoposto ai domiciliari per espiare la pena dell'arresto di otto mesi. I fatti risalgono al 2010 quando, durante un controllo di Polizia, l'uomo e' stato denunciato per avere raccolto, depositato e abbandonato in maniera incontrollata, su un terreno di proprieta' del Comune dell'Aquila, rifiuti anche pericolosi, in particolare circa 100 veicoli fuori uso e in stato di abbandono, nonche' pezzi di carrozzeria, batterie e pneumatici usati. Tutto materiale a diretto contatto con il manto erboso, con sversamento sul suolo di sostanze nocive come cadmio, piombo ed idrocarburi. Formalmente, l'attivita' di demolizione risultava cessata nel 2004 ma lui in tutti questi anni ha continuato ad esercitarla abusivamente. Le analisi effettuate sui campioni di terreno prelevati da personale specializzato dell'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta) hanno evidenziato la presenza di cadmio e piombo e idrocarburi sul terreno con il superamento della soglia massima consentita.
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