A L'Aquila c'è "Off Site Art / Art Bridge per L'Aquila" (OSA), un progetto di arte pubblica (a cura di Veronica Santi) che dal 2014 trasforma le impalcature dei cantieri in muri di una grande galleria d'arte all'aperto su cui esporre opere di artisti dell'Accademia delle Belle Arti, selezionate da una commissione scientifica. "Le immagini, stampate su PVC traforato, coprono, in parte, il cantiere che le ospita - spiega Ruggiero Formichelli, Project Manager di OSA - e sono visibili fino a conclusione del restauro dell'edificio, accompagnando la rinascita della citta' nella fase transitoria della ricostruzione post-sisma". Tutto cio' e' stato possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di L'Aquila, OSA e le imprese. Tra queste anche la Rinaldo Fracassa S.r.l. di Teramo che ha "ospitato", a partire da ieri, a Porta Castello (tra via Zara e via Castello), per il restauro di un aggregato, quattro opere d'arte: due di Davidd D'Addario dal titolo "Thought" (10,15x3m / 8,5x3m) e due di Lucia De Novellis "Cartoline dalle citta' invisibili" (11,85x2,5m).
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