Rinuncio' alla sua identita' e alla sua famiglia. Si fece internare volontariamente nel campo di Auschwitz per denunciare al mondo intero cio' che accadeva dietro quel filo spinato. Fu preso per pazzo. Evase. Combatte' per la liberta' della Polonia dall'occupazione sovietica. Ma fu arrestato e ucciso con l'accusa, tra le tante, di collaborazionismo con i nazisti. Il nome di Witold Pilecki fu inghiottito dall'oblio della damnatio memoriae, almeno fino al 1989. Da quel momento le gesta di questo eroe polacco riemersero dalla palude di anni di negazionismo. E a questa figura, emblema di liberta' e di viscerale appartenenza a un popolo, e' dedicata la Giornata del Ricordo del Liceo Galileo Galilei di Pescara. Alcune classi seconde della scuola, guidata dal dirigente, prof. Carlo Cappello, dopo aver letto e approfondito il libro "Il volontario" (ed. Laterza), incontrano lo storico-giornalista e autore del saggio Marco Patricelli. Con l'illustre ospite ripercorreranno l'eccezionale figura di Pilecki, spolvereranno il complesso e sanguinoso periodo storico della Seconda guerra mondiale, rifletteranno sull'importanza della liberta' e dell'identita' dei popoli. L'appuntamento, che rientra nel Progetto Biblioteca, e' per domani mattina alle ore 11,15 nell'aula magna della sede di via Vespucci. L'eccezionale eroe dalla biografia involontariamente cinematografica e conosciuto in Italia grazie al testo dello storico pescarese Patricelli, ora debutta al cinema: il 18 febbraio alle ore 18 infatti sara' proiettato all'ex Aurum (ingresso gratuito) di Pescara il film "Pilecki" di Miroslaw Krzyszkowski.
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