Nasce la terza sezione volo elicotteri della Guardia Costiera. Dopo quelli operativi a Sarzana e Catania, anche il 3^ nucleo aereo della Guardia Costiera, costituito a Pescara nel 1990, si e' dotato di una specifica componente ad ala rotante. L'istituzione presso la sede abruzzese e' stata formalizzata oggi presso l'aeroporto militare "Pasquale Liberi" della citta' abruzzese, alla presenza dell'ammiraglio Nicola Carlone, capo del 3^ reparto "Piani e Operazioni" del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, e del Direttore marittimo dell'Abruzzo e del Molise, capitano di vascello Enrico Moretti. Con la nascita di questa sezione, la base aerea di Pescara potra' contare sulla presenza costante di almeno due elicotteri AW139 - velivoli molto performanti, di produzione italiana - equipaggiati per le attivita' di ricerca e soccorso, di vigilanza ambientale e per le esigenze di trasporto sanitario urgente. L'adeguata assistenza medica a bordo sara' garantita grazie a un accordo con il competente 118. I mezzi che decolleranno dalla base adriatica potranno quindi coprire, con un unico sorvolo, una vasta zona che va da Ravenna al Canale di Otranto, e daranno certamente un contributo determinante allo scopo di salvare vite umane, potendo operare anche in condizioni estreme.
Con quella di oggi, si completa cosi' - "con l'ottimizzazione delle risorse e un generale potenziamento in termini di efficacia e di operativita', e con una maggiore copertura delle aree di responsabilita' SAR" - riferisce un comunicato - il quadro organico e funzionale della componente aerea della Guardia Costiera. Un percorso i cui esordi risalgono al 1988, con la consegna dei primi 4 velivoli P166 "Orca", e portata avanti con lo sviluppo dei tre Nuclei Aerei, da oggi quindi tutti e tre dotati di una sezione volo elicotteri. Una storia segnata da pagine importanti: l'ammiraglio Carlone ha ricordato infatti il complesso intervento effettuato nei mesi scorsi sul traghetto Norman Atlantic, a bordo del quale era scoppiato un incendio: "un'operazione mai avvenuta nella storia della marineria - circa 400 persone salvate con l'impiego dei soli mezzi aerei - e a cui ha contribuito moltissimo la componente aerea di Pescara".
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