Dapprima hanno sbaragliato i conterranei con le armi dell'intuito e della razionalita'. Poi hanno conquistato la semifinale, accaparrandosi un posto nell'Olimpo dei matematici con altre 28 scuole. E non riuscendo nell'ardua impresa di conquistare una medaglia nella competizione a squadre, se la sono presa in quella individuale. Merito di Giuseppe Di Fabio che ha sfiorato la medaglia d'oro per soli due punti. Un trionfo individuale che tuttavia ha coronato gli sforzi di un gruppo di giovani matematici brillanti, che nelle semifinali e poi finali delle Olimpiadi di matematica che si sono svolte dal 6 all'8 maggio a Cesenatico hanno dato lustro alla solida preparazione scientifica che il Liceo Galileo Galilei di Pescara da' agli alunni. Il team, composto da Giorgio Travaglini, Davide Vecchi, Francesco Tarantelli (finalista anche nelle Olimpiadi di Fisica), Simone D'Agostino, Daniele Dente, Stefano Martone e Giuseppe Di Fabio e' sceso in campo provvisto solo di capacita' matematiche, ma determinato a risolvere con un procedimento rigorosamente scientifico e nel minor tempo possibile sei problemi. Conquistato il pass per la finale i sette Archimede di Pescara si sono cimentati con ben sedici problemi, una combinazione di algebra, geometria e aritmetica . Non sono riusciti nella conquista del podio. Ma la delusione e' stata ingurgitata ben presto dai risultati individuali. Infatti l'impresa l'ha centrata Giuseppe Di Fabio che a soli 16 anni, dopo aver riportato un bronzo lo scorso anno, ha sbaragliato anche gli avversari anagraficamente piu' grandi e ha iscritto a lettere d'argento il suo nome e quello della scuola nell'Albo d'onore della competizione.
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