Domani, alle 21, nel museo archeologico 'Leopardi' di Penne, concerto "Officina del suono" con Massimiliano Di Carlo. Il concerto mostrera' alcune potenzialita' della voce, oggi quasi sconosciute, naturale e' invece il loro utilizzo per gli uomini che appartengono a culture piu' arcaiche. Di Carlo eseguira' un repertorio che ha assorbito oralmente, attraverso un contatto diretto con gli ultimi portatori di queste sonorita' senza tempo. L'iniziativa, presentata da Fondazione Aria, e' inserita nella rassegna Arte in Centro, nell'ambito di "Why patterns? Il suono come linguaggio visivo". L'Ingresso e' gratuito. La sua musica proviene da una ricerca fatta di studi e viaggi nel mondo della musica di tradizione orale, incuriositi da tutti gli ambiti in cui il suono svolge la funzione di consacrare le occasioni importanti del vivere quotidiano. Massimiliano Di Carlo proviene da una formazione accademica di cui ha criticamente e rispettosamente valutato l'incoerenza con il mondo odierno in cui, a suo avviso, c'e' l'esigenza di fermarsi ad ascoltare, uscendo dal vortice di ricerca del nuovo e del progresso tecnico; comunica tutto cio' viaggiando e suonando, creando un proprio percorso, ancora in attesa di trovare una casa, che vuole riscoprire la bellezza, la funzione sociale e spirituale del suono. Il linguaggio, ispirato dalla musica tradizionale, e' semplice, la voce diventa strumento creando diplofonie e triplofonie, suonando e risuonando in ambienti piccoli, per creare un ascolto in cerchio capace di "far scendere il suono" nelle dita di chi suona, nelle bocche di chi canta e nei piedi di chi balla.
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