Un pranzo di Natale e' stato servito agli oltre 50 detenuti dell'istituto penitenziario San Nicola di Avezzano dalla comunita' di Sant'Egidio di Roma, dai volontari dell'associazione Liberi per Liberare, guidata da Suor Benigna Raiola, dalla Caritas e dall'Azione cattolica. "Questo giorno particolare - ha dichiarato il direttore del penitenziario Mario Giuseppe Silla - diventa, di anno in anno, sempre piu' significativo per tutti perche' non esistono detenuti, non ci sono ospiti e non c'e' un direttore, esistono solo persone uguali e senza differenze in un carcere a porte aperte". Il pranzo, e' stato preceduto da una messa celebrata dal cappellano dell'istituto Don Francesco, alla quale hanno preso parte tutti i dipendenti del carcere. Alla giornata nel penitenziario marsicano ha partecipato anche il direttore dell'Avvenire, Marco Tarquinio. "Sono qui - ha sottolineato il direttore del quotidiano della Cei - perche' il carcere e' uno dei luoghi dei cuori dell'anno Santo della Misericordia, proclamato da papa Francesco e poi perche' ho un legame particolare con questo istituto e con chi ci lavora". Il direttore, infatti, nei mesi scorsi aveva pubblicato sull'Avvenire una lettera speditagli da Mario Livrieri, detenuto nel carcere di Avezzano, ora ai domiciliari, nella quale aveva ragionato sul tema della Porta Santa che "puo' diventare la porta di ogni cella se le persone che abitano quel luogo di pena sanno vivere un cammino di cambiamento". " Un vero e proprio giorno di festa - ha commentato Suor Benigna - nel quale i detenuti cantano e banchettano con chi, dal di fuori, come gli oltre 20 volontari che oggi hanno servito il pranzo, ha deciso di regalare loro una giornata diversa".
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