"E' necessario che la Polizia provinciale si occupi della tutela ambientale, altrimenti un altro duro colpo sara' dato all'ambiente in Abruzzo". E' questo l'appello lanciato dal coordinamento regionale dell'Udc Abruzzo che esprime il suo sostegno al corpo di Polizia Provinciale, affinche' venga impiegato per svolgere funzioni di controllo e vigilanza sull'ambiente. A seguito della Riforma Delrio, che ha visto le Province spogliate dalla maggior parte delle loro funzioni, infatti, anche gli agenti e gli ufficiali di Polizia Provinciale si sono ritrovati, da un giorno all'altro, in un tunnel dal quale difficilmente riusciva a vedersi la luce. Le prime speranze si sono accese quando la Regione Abruzzo con L.R. 32/2015 si era impegnata ad avvalersi di questo personale per esercitare diverse funzioni, fra le quali soprattutto quella di tutela e vigilanza ambientale. Ma all'atto di sottoscrizione degli accordi, la Regione non ha previsto i compiti di vigilanza in campo di tutela ambientale. "Il non aver attribuito le funzioni di vigilanza sull'ambiente alla Polizia Provinciale e' un stato un errore - sostiene Enrico Di Giuseppantonio, commissario regionale dell' UDC ed ex presidente della Provincia di Chieti - soprattutto perche', dopo l'abolizione anche del Corpo forestale, il tema della tutela ambientale rischia di rimanere scoperto e questo, soprattutto di questi tempi, non e' plausibile. Mi sento pertanto in dovere anche come sindaco (e' primo cittadino di Fossacesia, ndr) che ogni giorno si trova a dover combattere con le questioni legate al rispetto dell'ambiente, di sposare la proposta presentata dalle Segreterie Regionali UilFpl e CislFp alla Regione Abruzzo di predisporre un accordo riguardante tutti gli agenti/ufficiali di polizia provinciale che preveda la loro ricollocazione in un servizio di controllo e vigilanza sull'ambiente coordinato e diretto dalla Regione stessa".
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