Un arresto e sette denunce dopo l'attivita' di controllo del territorio condotta nel corso del fine settimana dai carabinieri della Compagnia di Giulianova. A Mosciano Sant'Angelo, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno sorpreso 5 persone di etnia rom, tutte provenienti dalla capitale, mentre si aggiravano con fare sospetto a bordo di due autovetture, in una zona residenziale del centro abitato. Dopo perquisizione personale e veicolare, gli stessi sono stati trovati in possesso di una borsa contenente centro euro e documenti personali, asportata qualche ora prima ad una donna di Alba Adriatica, nonche' numerosi attrezzi per lo scasso, sequestrati. Inoltre, a bordo delle autovetture sono state trovate anche alcune tende presumibilmente utilizzate in zona quali accampamenti provvisori notturni. I cinque sono stati segnalati all' autorita' giudiziaria per ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli in concorso. Inoltre a carico degli stessi sara' inoltrata richiesta di foglio di via obbligatorio affinche' non rimettano piede nel territorio giuliese per i prossimi tre anni. A Giulianova e' stato denunciato per evasione un 25enne del luogo di etnia rom. Il giovane, sottoposto alla detenzione domiciliare per condanne relative a reati contro il patrimonio, non e' stato trovato in casa al momento del controllo dei Carabinieri. Al suo rientro non ha saputo dare contezza circa la sua uscita. A Roseto degli Abruzzi, i militari della locale Stazione hanno arrestato Sabrina Dragutinovic, 25enne torinese, residente a Roma, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani. La donna deve scontare due mesi e 14 giorni per aver commesso reati contro il patrimonio. Dopo le formalita' di rito e' stata tradotta presso la Casa Circondariale di Teramo. Infine i carabinieri della Stazione di Pineto hanno denunciato alla magistratura un 59enne napoletano resosi responsabile di truffa. Nei giorni scorsi l'uomo si era presentato presso l'abitazione di un'anziana del luogo e, qualificandosi come avvocato del figlio, con artifici e raggiri, era riuscito a farsi consegnare dalla donna duemila euro. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno raccolto diversi elementi di prova, sino a giungere alla sua definitiva identificazione.
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