Il Tribunale di Sorveglianza di Trieste ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali di Livio Bearzi, il dirigente scolastico udinese condannato a quattro anni di reclusione per il crollo del convitto scolastico de L'Aquila nel 2009, in cui morirono alcuni studenti. Svolgera' attivita' di volontariato presso un consorzio che si occupa di accoglienza ai profughi. La misura era stata concessa in via provvisoria dal Magistrato di Sorveglianza di Udine il 23 dicembre scorso al preside, che aveva potuto uscire cosi' dal carcere e tornare nella propria abitazione a Cividale del Friuli (Udine). "Sono felice di poter proseguire il percorso avviato con l'affidamento provvisorio e iniziare l'attivita' di volontariato che il Tribunale mi ha autorizzato a svolgere; il mio primo pensiero va alle vittime del terremoto dell'Aquila e ai loro familiari, nonche' a tutta la gente dell'Aquila", ha dichiarato Bearzi, ringraziando tutte le persone che in questo periodo gli sono state vicino. "Siamo molto soddisfatti - ha commentato il suo avvocato Stefano Buonocore - del risultato raggiunto, all'esito di un lungo iter. Il Tribunale di Sorveglianza ha valorizzato il percorso positivo iniziato dal professor Bearzi all'indomani dell'ingresso in carcere e proseguito poi con l'affidamento provvisorio, durante il quale ha dato prova di ottima condotta. Rimane in piedi ora la domanda di grazia al Presidente della Repubblica: l'auspicio e' che venga presa in considerazione in tempi brevi".
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