Potrebbe esserci una vendetta alla base dell'agguato di cui e' rimasto vittima nella notte di domenica scorsa a Magliano dei Marsi un carabiniere in pensione. Tuttavia gli investigatori, che sono poi ex colleghi della vittima rimasta ferita di striscio alla testa, non tralasciano nulla al caso. Di certo le tre bombe carta lanciate contro l'abitazione dell'ex sottufficiale, di cui una anche contro la sua auto, sono servite per farlo uscire allo scoperto. Dalle telecamere installate sul portone di ingresso della casa dell'ex brigadiere, infatti, si vede un uomo con il volto coperto nascosto tra le macchine che imbraccia un fucile. Quando il pensionato e' uscito dall'abitazione per vedere cosa stesse accadendo, lo sconosciuto a fatto fuoco con un fucile a pallini, di quelli utilizzati per la caccia, quindi non di precisione. L'intenzione, tuttavia, viste le modalita' dell'agguato, era quella di uccidere. La famiglia dell'uomo sostiene di non aver mai avuto problemi con nessuno in paese e di non aver mai ricevuto minacce.
Le indagini del sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato non lasciano nulla di intentato. I difficili accertamenti si stanno avvalendo anche delle testimonianze di alcuni residenti che potrebbero fornire indizi utili alla soluzione del caso.
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