L'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo, sarebbe indagato con l'ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell' inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Avezzano sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli, in provincia dell'Aquila, stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa. L'avvocato Sergio Della Rocca precisa che l'assessore Donato Di Matteo dichiara di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati. Peraltro la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l'esercizio dell'azione penale. Dichiara la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della Magistratura.
"Il Pd Abruzzo come sua tradizione ha fiducia nella azione della magistratura inquirente, nel contempo confida che l'accertamento della verita' dei fatti e con essa le eventuali responsabilita' siano svolte in tempi brevi". Lo afferma il segretario regionale del Pd, Marco Rapino, a proposito dell'inchiesta sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia ed Ovindoli, che vede indagati l'assessore Donato Di Matteo e il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti. "Quando si amministra il bene pubblico puo' rivelarsi utile una ulteriore indagine di verifica sugli atti presi in esame e varati dalle istituzioni amministrative - aggiunge Rapino - una visione, quella del Pd, da sempre limpida e garantista, che contribuisce al giusto equilibrio tra le istituzioni, in alcuni casi, inoltre, aiuta l'amministratore pubblico ad avere un maggiore scrupolo nelle sue decisioni. Attendiamo quindi con fiducia e serenita' le puntuali verifiche e decisioni degli inquirenti"
"Come sempre, anche in questo caso, confidiamo totalmente nell'operato della Procura e dei titolari l'attivita' di indagine per il lavoro di accertamento in corso. Siamo certi che le indagini confermeranno l'estraneita' dei colleghi Donato Di Matteo e Lorenzo Berardinetti alle eventuali contestazioni. Ora lasciamo lavorare serenamente la magistratura competente, cui i colleghi non mancheranno di fornire ogni eventuale sollecito elemento chiarificatorio". Questo quanto afferma, in una nota, Camillo D'Alessandro, Coordinatore Maggioranza Regione Abruzzo, in merito alla posizione di Di Matteo e Berardinetti nell'inchiesta.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: