Il direttore generale dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea, Egisto Bianconi, e' stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta sull'appalto per la camera mortuaria dell'ospedale capitolino. Bianconi, ai domiciliari, e' accusato tra l'altro di turbata liberta' degli incanti. Ai domiciliari anche Fabrizio Coppola, Luciano e Daniele Taffo. In carcere e' finito Diego Cardella mentre Filippo Zanutti e' stato sospeso da pubblici uffici. Risultano irreperibili Guerino, Fabrizio e Daniele Primavera.
Luciano Giustino Taffo e il figlio Daniele, imprenditori del settore pompe funebri a Roma, sono tra gli arrestati dalla squadra mobile nell'operazione contro un'organizzazione criminale attiva nel quartiere periferico di San Basilio. I due avrebbero ottenuto in modo fraudolento l'appalto per la gestione della camera mortuaria dell'ospedale Sant'Andrea nella capitale. Secondo gli investigatori, Daniela Chimenti, moglie di Guerino Primavera - membro dell'omonimo clan - operaia nella ditta di pulizie Linda s.r.l. all'interno dell'ospedale, aveva saputo in via riservata che sarebbe stata bandita una gara per i servizi mortuari. Guerino Primavera e l'amico Luciano Giustino Taffo si erano subito interessati. Chimenti avrebbe poi interessato una collega, Barbara Severini, che in cambio della promessa di una forte somma assieme al marito Fabrizio Coppola, imprenditore edile, aveva contattato Egisto Bianconi, all'epoca direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea. Bianconi, attuale direttore generale, avrebbe quindi fatto aggiudicare l'appalto ai Taffo tramite il suo collaboratore Filippo Zanutti, responsabile unico del procedimento e presidente della commissione di gara
Facevano i calcoli sui morti in un grande ospedale di Roma, il Sant'Andrea. Un clan criminale della periferia specializzato in droga e usura, il direttore generale della struttura, una famiglia di imprenditori delle pompe funebri, uniti, secondo l'accusa, per pilotare l'appalto della camera mortuaria dell'ospedale. L'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) della capitale ha portato all'arresto di nove persone.
L'inchiesta ha riguardato infatti anche l'attivita' di spaccio di stupefacenti e di prestiti a usura svolta dalla banda in tutta la periferia sud est della capitale, con una presenza di vedette e pusher a San Basilio, quasi una Scampia romana. Non solo legami con gli altri clan della zona, pero', ma anche un'attivita' 'istituzionale', svolta soprattutto da papa' Guerino. E' lui, secondo gli investigatori, a sapere dalla moglie Daniela Chimenti - che fa le pulizie al Sant'Andrea - di un appalto in arrivo per la camera mortuaria. Attraverso l'imprenditore edile Fabrizio Coppola - ora ai domiciliari - arriva al direttore generale Bianconi, che pilota tutto tramite Filippo Zanutti, presidente della commissione del bando, ora sospeso per 12 mesi. Beneficiari sarebbero stati gli imprenditori Taffo, questa la ricostruzione avallata dal Gip.
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