Autobotti al lavoro in localita' Pretaro, nei pressi del depuratore al confine tra Francavilla al Mare e Pescara, per rimuovere i liquami presenti in mare e trasportarli nel depuratore di Montesilvano . Un'opera avviata dall'Aca, a partire dal 20 agosto scorso, allo scopo di ridurre i livelli di inquinamento delle acque, sulle quali dal 13 agosto scorso vige il divieto di balneazione. Le autobotti lavorano per circa 8 ore al giorno al costo di 70 euro l'ora e i tempi stimati per il completamento dell'opera sono di circa 10 giorni. Complessivamente, dunque, si spenderanno piu' di 5 mila euro di risorse pubbliche, oltre ai costi per l'utilizzo di 30 litri al giorno di acido peracetico, un disinfettante versato quotidianamente mare allo scopo di contrastare l'inquinamento. L'intervento, peraltro, rischia di non rivelarsi risolutivo, in quanto, a differenza di quanto dichiarato nei giorni scorsi dal direttore dell'Arta, Mario Amicone, il depuratore di Pretaro sembra evidenziare problemi di mal funzionamento. Basti pensare che il 7 luglio scorso l'Arta aveva rilevato valori dei colibatteri 50 volte superiori ai limiti di legge, dandone pero' comunicazione agli enti interessati soltanto il 24 agosto. Sulla vicenda e' intervenuta anche la Procura di Pescara e nella giornata di ieri la polizia provinciale ha effettuato un sopralluogo a Fosso Pretaro, insieme ai tecnici dell'Aca, del Comune di Francavilla e al vice sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio, per cercare di capire le cause dell'inquinamento.
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