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Pubblicato il 31/10/2013 19:07

Baby prostitute ai Parioli, i clienti rischiano fino a 6 anni di carcere

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Rischiano da uno a sei anni di reclusione i clienti delle due baby prostitute dei Parioli. Dopo il clamore per gli arresti dei tre organizzatori del 'giro' di prostituzione, della madre di una delle ragazzine e di un cliente, l'attenzione degli inquirenti si concentra sui frequentatori delle minori. I nomi dei primi cinque identificati, di eta' compresa tra 30 e 35 anni, dai carabinieri sono gia' finiti nel registro degli indagati per prostituzione minorile. La norma di legge che disciplina questa tipologia di reato parla di 'clienti' quando un rapporto sessuale con minorenni e' subordinato alla consegna di danaro o di altre utilita' economiche. I cinque hanno riferito ai militari del Nucleo Investigativo, di non sapere che le due "Lolite", di 14 e 15 anni, erano minorenni. Altri clienti delle due ragazzine sono in via di identificazione ed anche loro dovranno fare i conti con gli inquirenti.

Intanto respingono le accuse le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta del procuratore aggiunto Maria Monteleone e del sostituto Cristiana Macchiusi. Uno di loro che filmo' un suo rapporto sessuale pretendendo 1500 euro per non diffonderlo tramite internet , si e' avvalso della facolta' di non rispondere. "La decisione del nostro assistito - hanno spiegato i suoi difensori - e' stata motivata dalla necessita' di conoscere meglio gli aspetti della vicenda e le accuse contestate dagli inquirenti. Ma siamo pronti a fornire a breve tutti i chiarimenti del caso". Comparsi davanti al gip Maddalena Cipriani per gli interrogatori di garanzia, gli altri arrestati, Nunzio Pizzacalla (soldato detenuto a L'Aquila), Mirko Ienni, Mario De Quattro, gli adescatori delle due "Lolite", e la madre di una di esse, accusata di aver ottenuto percentuali sulle cifre incassate (anche fino a 600 euro al giorno) hanno fornito versioni, secondo quanto si e' appreso, tendenti a ridimensionare il proprio ruolo. 

 

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Professionisti e commercianti, molto ricchi e con pochi scrupoli, pronti a spendere centinaia di euro per due ragazzine di 14 e 15 anni, fino a migliaia di euro per un intero weekend con loro. Sono le decine di clienti delle due giovanissime prostitute di un giro stroncato ieri a Roma dai carabinieri. Cinque di loro sono stati denunciati perche' colti in flagrante, ma non e' escluso che l'indagine possa allargarsi. Le cinque persone arrestate ieri - tra cui la madre di una delle ragazzine, accusata di aver preso una percentuale degli incassi - saranno interrogate domani in carcere. A finire in manette, tra loro, un cliente che aveva ripreso gli incontri sessuali con la 15/enne e voleva 1500 euro per non mettere il video su internet. Solo l'intervento di uno dei 'protettori', a sua volta poi finito in carcere, l'ha convinto a desistere. Il cliente, un 29/enne, e' accusato anche di produzione di materiale pedopornografico e di tentata estorsione. Le ragazzine erano chiamate 'Lolitine' da qualche cliente, che a sua volta si autodefiniva 'Papy', secondo quanto si legge nell'ordinanza di arresto. Nonostante questo, tutti hanno detto di non sapere che le ragazze erano minorenni. A sentire gli arrestati in sede di interrogatorio di garanzia sara' il gip Maddalena Cipriani, la stessa che ha firmato i provvedimenti di custodia cautelare su richiesta del procuratore aggiunto della procura di Roma Maria Monteleone e del sostituto Cristiana Macchiusi. A ricostruire le modalita' del giro di prostituzione sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma.

Decine i clienti, ricchi, che incontravano le due ragazzine negli ultimi tempi nell'appartamento ai Parioli, ma in precedenza anche in case in altre zone di Roma. Le indagini sono iniziate a ottobre, ma le liceali si prostituivano da maggio scorso. I cinque clienti finora denunciati sono stati colti in flagranza: hanno tra i 30 e i 35 anni. 

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Un giro di clienti facoltosi, alcuni professionisti o commercianti, comunque ricchi e senza scrupoli che potevano pagare un incontro con una ragazzina di 14 anni fino a 500 euro e offrire 5000 euro per un week end. Anche su questo indagano i carabinieri che ieri hanno arrestato cinque persone per lo sfruttamento di due ragazzine di 14 e 15 anni fatte prostituire in un appartamento a Roma. Decine i clienti, ricchi, che incontravano le due ragazzine nell'appartamento ai Parioli ma anche in altre case: e' stato accertato che gli incontri nell'appartamento dei Parioli avvenivano da due settimane mentre prima erano stati usati altri appartamenti in altre zone. Finora sono stati denunciati cinque clienti, colti in flagranza: tra i 30 e i 35 anni, tutti hanno detto di non sapere che le ragazzine fossero minorenni. Le indagini sono cominciate ad ottobre ma le ragazze venivano fatte prostituire dal maggio scorso.

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