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HOME » CRONACA » CAFè LES PAILLOTES, IL CONSIGLIO DI STATO Dà RAGIONE AL COMUNE DI PESCARA
Pubblicato il 06/12/2015 08:08

Cafè Les Paillotes, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Pescara

 Il Consiglio di Stato da' ragione al Comune di Pescara, nell'ambito della battaglia legale che vede protagonista la societa' Porta Nuova Entertainment del gruppo De Cecco, nel tentativo di scongiurare la demolizione di alcune parti del Cafe' Les Paillotes Lido delle Sirene di Pescara, che il tribunale penale ha giudicato abusive. Contestualmente i giudici bocciano le modifiche apportate dal Consiglio regionale abruzzese al Piano marittimo demaniale con delibera del 20 febbraio 2015. Il pronunciamento del Consiglio di Stato, che cita la sentenza penale passata in giudicato, accoglie le ragioni del Comune di Pescara, rappresentato dal legale Marco De Flaviis e respinge il ricorso presentato dalla proprieta' del locale, contro il provvedimento di diniego del condono ambientale, adottato dal Comune di Pescara e contro il parere negativo sulla compatibilita' paesaggistica espresso dalla Soprintendenza per i Beni architettonici. Il diniego del Comune viene giudicato legittimo proprio perche' "fondato sul parere negativo espresso dalla Soprintendenza, che si sottrae alle invocate censure di illogicita' e irragionevolezza". Nella sentenza viene rilevato come "la Soprintendenza, nell'esercizio della sua funzione, ha stimato che gli interventi di chiusura del porticato e di apposizione di una recinzione con palizzate in legno costituisse una sorta di barriera visiva rispetto alla vista del mare apprezzabile dalla Piazza Le Laudi, in un contesto di particolare valore della zona"

Il legale del gruppo De Cecco Fabio Elefante, per giustificare gli aumenti di volumetria, aveva provato a fare appello alle modifiche al Piano demaniale marittimo introdotte dal Consiglio regionale abruzzese. Secondo Elefante, in virtu' di tali modifiche, il Cafe' Les Paillotes di Pescara presenterebbe le caratteristiche necessarie per usufruire "di un aumento di superficie, copribile con volumi e tettoie pari al 25 per cento in piu' oltre l'esistente legittimato". Il Consiglio di Stato, invece, "in considerazione della natura esclusiva della competenza statale in materia di tutela paesaggio", ha "escluso che la Regione possa con propri atti, di qualsiasi natura, ingerirsi nel dimensionamento effettivo del potere di valutazione statale e ridurre il livello di tutela paesaggistica fissata dallo Stato". A questo punto, mentre prosegue in parallelo l'iter innescato dalla sentenza di condanna penale emessa dal tribunale di Pescara, vengono a cadere anche buona parte degli argomenti che la Porta Nuova Entertainment aveva opposto nella vertenza contro le ordinanze del Comune: restano in piedi altri ricorsi, con il piu' importante che riguarda il diniego per la concessione del condono edilizio, che proprio ieri e' stato discusso al Tar. In virtu' della sentenza del Consiglio di Stato, tuttavia, appare altamente improbabile che tale diniego possa essere considerato illegittimo, in quanto anch'esso si fonda sul parere negativo espresso dalla Soprintendenza, giudicato pienamente legittimo dai giudici. 

 

 

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