Con l'ammissione delle prove ha preso il via, davanti al Tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani, il processo riguardante una presunta maxi frode fiscale internazionale sull'asse Pescara-Madeira, che nel settembre 2012 porto' al sequestro di beni e conti correnti per un valore complessivo di 36 milioni di euro. Nel corso della prossima udienza, prevista per il 20 dicembre, saranno ascoltati i testimoni citati dal pm. Il procedimento conta 25 imputati accusati, a vario titolo, di falsa fatturazione, dichiarazione infedele e associazione per delinquere.
La vicenda si era ridimensionata in sede di udienza preliminare in quanto il gup Gianluca Sarandrea aveva escluso l'aggravante della transnazionalita' e quindi molti reati erano stati dichiarati prescritti. La prescrizione, inoltre, aveva fatto uscire di scena sette imputati. Il gup, infine , aveva ridotto anche gli importi delle somme sequestrate con conseguente dissequestro e restituzione agli aventi diritto della restante parte.
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