Si avvia verso la prescrizione per la maggior parte dei reati il processo riguardante la presunta maxi frode fiscale internazionale sull'asse Pescara -Madeira, che nel settembre 2012 porto' al sequestro di beni e conti correnti per un valore complessivo di 36 milioni di euro. Nella giornata di oggi, davanti al tribunale collegiale di Pescara , sono sfilati alcuni testimoni dell'accusa, tra cui un maresciallo della Guardia di Finanza, che ha ripercorso le varie fasi delle indagini. L'udienza e' stata poi aggiornata al 25 settembre del 2017 e per quella data la maggior parte dei reati risultera' prescritta: resteranno in piedi solo le accuse di associazione per delinquere e le contestazioni per pochissimi altri "reati satellite". Il procedimento ha 25 imputati, accusati a vario titolo di falsa fatturazione, dichiarazione infedele e associazione per delinquere.
La vicenda si era ridimensionata in sede di udienza preliminare in quanto il gup Gianluca Sarandrea aveva escluso l'aggravante della transnazionalita' e quindi molti reati erano stati dichiarati prescritti. La prescrizione, inoltre, aveva fatto uscire di scena altri sette imputati. Il gup, infine , aveva ridotto anche gli importi delle somme sequestrate, con conseguente dissequestro e restituzione agli aventi diritto della restante parte.
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