Sono stati oltre 100 i chilogrammi di carne sprovvisti di marchio di tracciabilita' sequestrati dal nucleo agroalimentare e forestale del Cfs soltanto in un paese della Marsica a ridosso del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, nell'ambito dell'operazione scattata stamani in cui sono indagati dalla Procura della Repubblica di Avezzano dieci persone, tra cui alcuni commercianti. Proseguono, intanto, le indagini degli agenti della forestale che in collaborazione con la Asl di Avezzano-L'Aquila-Sulmona e le guardie del Parco, stanno cercando di tracciare un quadro piu' preciso della situazione, anche attraverso perquisizioni e acquisizioni di atti estese nelle province di Perugia e Frosinone. L'indagine e' una costola di un'altra indagine relativa all'attivita' di bracconaggio nel territorio del Pnalm che qualche tempo fa aveva portato al sequestro di armi nascoste nell'area protetta pronte per essere utilizzate per l'abbattimento di animali protetti. Questo filone di indagine aveva portato all'emissione, da parte della Procura della Repubblica di Avezzano, di 12 informazioni di garanzia con le ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al bracconaggio, utilizzo di armi clandestine per l'abbattimento di animali protetti e non protetti nell'area del Pnalm e, infine, ricettazione.
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