E' stato ultimato e connesso alla rete elettrica nazionale l'impianto sperimentale della societa' Clea srl della potenza di 125 kWp situato nel comune di Collarmele. Lo afferma in una nota la stessa societa' Clea. L'impianto, unico nel suo genere nel territorio Abruzzese, - prosegue la nota - e' composto da moduli in tecnologia Micromorph multigiunzione prodotti dalla multinazionale Pramac SpA. La tecnologia multigiunzione per i moduli fotovoltaici rappresenta oggi la frontiera della ricerca per aumentare l'efficienza dei dispositivi: le celle solari utilizzate sui satelliti e per le missioni spaziali sono passate negli ultimi anni da tipologie mono-giunzione a multi-giunzione.
Si tratta della tecnologia piu' evoluta che coniuga l'efficienza del Silicio Amorfo alle alte temperature e con luce diffusa, con la stabilita' del silicio microcristallino. "Abbiamo scelto di collocare l'impianto nelle immediate vicinanze di altri nostri campi fotovoltaici realizzati con tecnologie tradizionali proprio per mettere a confronto la producibilita' tra le vecchie e nuove tecnologie per il solare fotovoltaico". "La scelta di componenti sostituivi del silicio - spiega la societa' Clea - in un momento di particolare impasse del settore del fotovoltaico in Italia, e' stata fatta proprio per cercare soluzioni valide ed alternative alla logica tradizionale dell'investimento finalizzato al mero ottenimento di incentivi pubblici. La nostra ricerca continua per raggiungere, ove sia possibile, l'ambizioso obiettivo della produzione di energia pulita anche in assenza di incentivi al settore" Con quest'ultima di Collarmele salgono a 18 le centrali fotovoltaiche realizzate e gestite di CLEA nel territorio Abruzzese.
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