Novanta pecore, molte delle quali non marchiate e mai inserite nella banca dati nazionale, sono state sottoposte a vincolo sanitario dai Carabinieri del Nas di Pescara e dal servizio veterinario della Asl di Teramo, in seguito ad un controllo in un'azienda agricola del Teramano. Nel caso di ovini 'clandestini' il rischio sanitario e' molto alto - soprattutto nel periodo natalizio in cui aumenta il consumo di carne - e non sono escluse patologie trasmissibili all'uomo.
I militari del Nas, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica, hanno individuato un'azienda agricola che gestisce anche altre realta' produttive: una macelleria ed allevamenti bovini, suini e caprini, oltre che ovini. Ispezionate le strutture, sono stati trovati una ventina di capi ovini senza marche auricolari o altri segni di identificazione. Alcune percore non avevano neanche il foro nel padiglione auricolare, dimostrazione del fatto che non sono mai state censite e controllate. Per tutti i capi ovini adulti presenti nella stalla e' quindi scattato il divieto di movimentazione, in attesa di accertamenti sulla provenienza degli animali.
Nella macelleria, invece, sono stati sottoposti a vincolo sanitario diversi quintali di prodotti carnei e insaccati per i quali non sono state fornite notizie utili a ricostruirne la rintracciabilita'. Due locali di lavorazione sono risultati privi di notifica all'autorita' competente, cioe' abusivi, e quindi e' scattato il provvedimento di chiusura. Si preannunciano pesanti le sanzioni amministrative a carico dei titolari dell'azienda.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: