Maxi operazione interforze in via Ariosto a Montesilvano. Gli operatori della Polizia Locale, con il supporto operativo del Comando dei Carabinieri di Montesilvano, della Asl di Pescara e dei Vigili del Fuoco hanno eseguito un controllo inerente lo stato igienico sanitario e l’agibilità degli appartamenti dove abitano moltissimi cittadini extra comunitari.
«Abbiamo voluto ed organizzato questo intervento - afferma il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno - per verificare le condizioni nelle quali si trovano gli appartamenti di una zona particolarmente a rischio della città di Montesilvano. Si tratta di una situazione molto delicata, che necessita una soluzione urgente. Abbiamo richiesto il supporto della Asl, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri in ausilio degli operatori della nostra Polizia Locale che ancora una volta hanno dimostrato una grandissima professionalità. Ora attendiamo le documentazioni da parte dei Vigili del Fuoco che hanno eseguito i controlli per verificare la stabilità dell’edificio. In questo modo potremmo redigere tutti gli atti necessari per ripristinare il decoro alla zona e garantire la sicurezza e l’incolumità dei residenti».
Gli undici vigili urbani, guidati dal comandante facente funzioni Nicolino Casale, che hanno preso parte all’operazione, sono stati supportati da otto Carabinieri, dei quali due in borghese, diretti dal luogotenente Giovanni Rolando, e da una squadra dei Vigili del Fuoco.
L’operazione, alla quale era presente anche l’assessore alla Polizia Locale Valter Cozzi, ha permesso anche la rimozione di oltre 20 quintali di materiali di vario genere, tra arredi, televisori materassi e biciclette, abbandonati lungo la strada, grazie alla collaborazione dell’Ati composta da Formula Ambiente e Sapi. Sequestrate inoltre 3 auto e una moto, sprovviste delle regolari assicurazioni.
Dalla Asl hanno messo in evidenza numerose carenze igienico sanitarie e la necessità di una collocazione più dignitosa per i residenti. «L’operazione di stamani - conclude Maragno – è solo uno dei primi decisi passi per risolvere una situazione che per troppi anni ha interessato la città di Montesilvano, danneggiandone l’immagine e inficiando la sicurezza di quanti abitano non solo negli stabili oggetto dell’operazione ma di tutto il quartiere».
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