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Pubblicato il 07/07/2016 18:06

Esami "facili", ascoltati 3 testimoni prima del rinvio a novembre

Nuova udienza, stamani, davanti al Tribunale collegiale di Pescara, relativa al processo su presunti esami "facili" all'Universita' d'Annunzio di Chieti - Pescara, che vede imputato il prof. Luigi Panzone, docente di tecnica bancaria e professionale. Nello specifico, oggi era previsto l'esame dell'imputato, che pero' non si e' presentato. I due legali del professore, gli avvocati Federico Squartecchia e Antonino Cerella, hanno quindi chiesto l'acquisizione dell'interrogatorio di garanzia. Sempre oggi, sono stati stati ascoltati gli ultimi tre testimoni citati dalla difesa. Le testimonianze hanno riguardato la questione della casa dei genitori di Panzone, all'epoca dei fatti finita all'asta. Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Anna Benigni, Panzone avrebbe accettato dal sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi "la promessa di 50 mila euro (nonche' il finanziamento di ulteriori somme necessarie a Panzone per riacquistare l'immobile dei familiari, o, comunque, l'impegno di Riccardi ad acquistare l'immobile anticipandone il prezzo) per fare ottenere a Riccardi il superamento degli esami universitari". Il primo a salire sul banco dei testimoni e' stato l'avvocato Roberto Danesi De Luca, il quale ha riferito dell'incontro presso il suo studio per l'operazione relativa all'acquisto dell'immobile da parte di Riccardi, operazione, pero', mai andata in porto.

Tale operazione sarebbe dovuta culminare con il riacquisto dell'immobile da parte della compagna di Panzone, Joelle Touitou. Riccardi avrebbe acquistato l'immobile all'asta per 270mila euro, con la promessa di riacquisto a 350mila euro, entro i successivi 18 mesi, di Joelle Touitou. Secondo la difesa, questa sarebbe la prova che c'era un vantaggio economico per Riccardi e che, quindi, non c'erano ragioni per la compravendita di esami. "Sconsigliai Panzone di procedere con quell'operazione - ha affermato il testimone Danesi De Luca -. Riccardi venne comunque nel mio studio per firmare il compromesso, anche se poi la compravendita non ando' in porto". Subito dopo ha testimoniato un imprenditore di Foggia, il quale ha riferito di essere stato contattato da Riccardi, nel 2012, per subentrare nell'acquisto dell'immobile. "Andai a vedere la casa, a Cerratina di Pianella, insieme a Riccardi e Panzone - ha detto l'imprenditore - ma due giorni dopo comunicai che non ero interessato". Infine, e' stato ascoltato un ex assistente universitario di Panzone. "Il professore cercava un altro soggetto che si impegnasse ad acquistare l'immobile, per poi riacquistarlo nuovamente tramite la compagna - ha detto il testimone -. Per questo andammo piu' volte insieme da Riccardi, che varie volte non si fece trovare e alla fine non se ne fece piu' nulla". La prossima udienza si terra' il 10 novembre. In quell'occasione e' prevista la discussione. Per questa vicenda il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, l'imprenditore foggiano Michele D'Alba, e Joelle Touitou, due mesi fa sono stati rinviati a giudizio dal gup Gianluca Sarandrea e saranno processati il prossimo 15 settembre.

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