gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » CRONACA » FINANZA STRONCA TRAFFICO DROGA TRA ABRUZZO E MARCHE, 7 ARRESTI
Pubblicato il 03/11/2016 17:05

Finanza stronca traffico droga tra Abruzzo e Marche, 7 arresti

Gli uomini della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Pescara hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque albanesi e due rom che facevano parte di un'organizzazione specializzata nel traffico e nello spaccio di cocaina ed eroina, molto attiva a Pescara, ma anche sulla costa teramana e a San Benedetto del Tronto. Una ventina le perquisizioni ancora in corso, nel Pescarese, nel Teramano e nell'Ascolano. Oltre 50 gli uomini impegnati, insieme a sei unita' cinofile. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Gennaro Varone.

Il giro d'affari mensile del sodalizio criminale raggiungeva i 100mila euro: ogni mese venivano smerciati 2-3 chilogrammi di droghe pesanti e oltre 5 kg di marijuana. Il gruppo si riforniva di droga proveniente da Albania, Germania e Olanda. Sequestrati complessivamente circa cinque chili di stupefacenti e 40mila euro in contanti. I

Le misure restrittive eseguite oggi nell'ambito dell'operazione, denominata 'Paccotto', si aggiungono ad altri sette arresti in flagranza gia' eseguiti nel corso delle indagini, che hanno portato complessivamente a 36 denunce. Nell'illustrare i dettagli dell'operazione, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Francesco Mora, e quello della Compagnia di Pescara, capitano Sara Venturoni, hanno parlato di "una sorta di patto criminale tra i rom e gli  albanesi", con i primi che gestivano la rete dello spaccio e i secondi che si occupavano del rifornimento di droga, con approvvigionamenti all'estero. "Significativo il ruolo delle donne", e' stato sottolineato. Le indagini della Guardia di Finanza di Pescara hanno preso il via da un sequestro di droga avvenuto a Pescara a settembre 2014. Le attivita' sono andate avanti anche attraverso le intercettazioni telefoniche (150 utenze monitorate in un anno e 10mila ore di conversazioni ascoltate) e le localizzazioni satellitari di 20 veicoli a disposizione del gruppo. La droga, arrivata dall'estero attraverso corrieri stranieri, in attesa di essere 'piazzata' veniva spesso nascosta sotto terra nelle campagne pescaresi e teramane. I soldi frutto dello spaccio venivano inviati in Albania, nascosti all'interno dei  bagagli (in alcuni casi nella pasta o tra gli indumenti), a bordo delle autolinee che effettuano collegamenti con l'Italia, probabilmente con la connivenza di qualche autista. L'organizzazione - rileva la Finanza - era talmente spregiudicata ed aggressiva che a quasi tutti gli affiliati e' stata contestata la 'recidiva specifica e reiterata'. L'operazione e' stata condotta con il coordinamento della Direzione centrale servizi antidroga. Alle attivita' odierne hanno partecipato anche agenti della Finanza di Teramo e Ascoli Piceno. 

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 1