Era stato accoltellato sul petto da sua figlia, finendo in ospedale, ma per una questione di sicurezza dopo che figlia e convivente lo hanno denunciato per maltrattamenti, sara' lui a dover uscire di casa andando a vivere da un'altra parte. E' quanto stabilito dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, il quale proprio ieri ha confermato il provvedimento firmato qualche giorno fa, respingendo la richiesta inoltrata dal difensore dell'uomo di revocare la misura cautelare che impone a V.L.G, imprenditore 61enne di Sulmona di lasciare l'abitazione di via Corvi, che condivideva con la sua famiglia. Un epilogo che era nell'aria dopo che madre e figlia, subito dopo il grave fatto in cui l'uomo rimase ferito al petto da un colpo di coltello inferto dalla figlia, raccontarono ai poliziotti di essere vittime di continui e pesanti maltrattamenti da parte dell'uomo che, a loro dire, aveva reso la loro vita un inferno. I fatti risalgono alla serata del 2 settembre scorso, quando L.G., da poco maggiorenne, colpi' il padre con una coltellata tra petto e clavicola sfiorando l'aorta e il cuore. Ancora pochi centimetri e per l'uomo non ci sarebbe piu' stato nulla da fare. Per la giovane scatto' l'accusa di tentato omicidio. Ora, dopo la denuncia per maltrattamenti, sara' il padre a dover andare a vivere da un'altra parte
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