Il Gip dell'Aquila ha revocato la misura degli arresti domiciliari a carico dell'ex responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio, Ercole Di Nicola, arrestato nel corso della prima tranche dell'inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse e indagato anche nel secondo filone che riguarda la presunta combine di Savona-Teramo. La misura e' stata sostituita con quella dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ma, allo stato, non cambia la posizione di Di Nicola. Dopo la dichiarazione di incompetenza da parte del Gip di Roma, infatti, i relativi atti erano finiti sui tavoli di cinque tribunali: oltre Catanzaro, Teramo, L'Aquila, Rimini e Velletri. Da qui la necessita' di presentare l'istanza di scarcerazione a tutti i Gip competenti, con la prima istanza presentata a Teramo che era stata rigettata nei giorni scorsi dal giudice Roberto Veneziano.
"Ho gia' depositato analoga istanza ai gip di Velletri e Catanzaro - ha commentato il legale di Di Nicola, Libera D'Amelio - sto aspettando che si esprimano. Ieri anche Rimini si e' dichiarato competente, quindi la prossima settimana presentero' l'istanza anche a Rimini, cosi' come la ripresentero' a Teramo, sperando di non incorrere nelle ferie". La speranza del legale e' che adesso anche gli altri Gip, sulla scorta della decisione del Tribunale dell'Aquila, revochino la misura consentendo a Di Nicola di tornare in liberta'. "Sono contenta, ho sempre detto che bisogna avere fiducia - ha concluso il legale - e se contiamo che si tratta di fatti fotocopia e' chiaro che, se si e' attenuata l'esigenza di custodia per uno, allora si e' attenuata anche per gli altri. Nella peggiore delle ipotesi, nel caso in cui Velletri e Catanzaro dovessero rigettarla la riproporro' anche li'"
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