"A Pescara ci sono interpretazioni folkloristiche sulla sicurezza stradale", come ad esempio "la realizzazione di una pista ciclabile a colori". Ne e' convinto il comandante della polizia municipale dell'Aquila, Ernesto Grippo, intervenuto al corso di aggiornamento professionale organizzato dall'Ordine dei Giornalisti sul tema 'Sicurezza stradale, omicidio stradale e informazione'. "I pedoni e i ciclisti - ha spiegato durante il suo intervento - non sono tutelati per niente. Se tenete conto che a Pescara esiste ancora una presenza inquietante di una cosiddetta pista ciclabile su via Firenze: nel 2016 ci sono ancora i segnali di pista ciclabile. La' bisognerebbe incatenarsi davanti a quei segnali, mettersi per strada, stendersi per terra, ma vi pare normale una cosa del genere? Il rispetto delle piste ciclabili, il concetto delle piste ciclabili , della garanzia che la pista ciclabile sia, secondo il codice della strada, protetta dal resto della strada nella direzione dove deve stare e con il cordolo che la protegge. Ma stiamo scherzando? Qui si inventano le piste ciclabili a colori, sono i colori forse a garantire la sicurezza?" "Su queste cose - ha sottolineato Grippo - occorre essere impietosi da parte degli organi d'informazione: occorre lanciare delle pietre pesantissime di parole nei confronti di chi di viabilita' non capisce nulla, e spesso le ordinanze di viabilita' non le fa la polizia municipale, ma le fanno i servizi abilitati dei Comuni, e danno vita a interpretazioni folkloristiche del codice della strada. E quindi danno vita a situazioni per le quali prevedono il divieto di sosta su una strada dove non c'e' ne l'esigenza perche' la corsia c'e' e mantengono strade con il doppio parcheggio a destra e sinistra, con il doppio senso di marcia, dove la corsia non ha le misure minime per transitare".
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