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Pubblicato il 26/10/2015 17:05

I tifosi del Pescara diffidano la società per i troppi striscioni pubblicitari

Un gruppo di otto tifosi del Pescara, abbonati alla Curva Nord dello Stadio Adriatico, ha inviato una lettera di diffida alla societa' adriatica, attraverso l'avvocato Alberto Faccini, intimando al club abruzzese di provvedere entro 5 giorni a garantire la piena visibilita' del terreno di gioco. La visibilita', a detta degli sportivi, sarebbe infatti ostruita dalla presenza di cartelloni pubblicitari in prossimita' della linea di fondo campo. Una situazione che, nei giorni scorsi, aveva suscitato numerose proteste anche da parte di altri tifosi, sia sui siti web sia nelle trasmissioni televisive dedicate al Pescara. La missiva e' stata inviata alla societa' Delfino Pescara 1936 Spa tramite posta elettronica certificata e, per conoscenza, anche a Comune di Pescara, Federazione Italiana Gioco Calcio e Lega Nazionale Professionisti di serie B. L'avvocato Faccini fa appello ai criteri infrastrutturali stabiliti dalla Figc, in base ai quali i cartelloni pubblicitari devono essere conformi a una serie di indicazioni: "La posizione, la forma, i materiali utilizzati e le modalita' di installazione non devono costituire un pericolo per l'incolumita' dei calciatori, degli arbitri e degli addetti ai lavori; i cartelloni devono avere un'altezza massima di 1 metro e 20 e comunque tale da non ostacolare la visibilita' del terreno di gioco da parte degli spettatori retrostanti". Il legale contesta alla Delfino Pescara, per conto dei suoi assistiti, "la violazione dei criteri infrastrutturali e l'inadempimento contrattuale, non essendo garantito il godimento della manifestazione sportiva allo spettatore pagante" e intima alla societa' adriatica di provvedere, "entro 5 giorni, a rimuovere o distanziare i cartelloni pubblicitari presenti in prossimita' della linea di fondo campo dello Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia, di modo da consentire una piena visibilita' del campo di gioco". In caso di mancata ottemperanza, Faccini si riserva di ricorrere all'autorita' giudiziaria e minaccia di agire separatamente, in via giudiziale, "per il risarcimento del danno medio tempore prodotto". In allegato al testo sono state inviate anche sei fotografie, scattate dal settore Curva Nord "Marco Mazza" dello stadio Adriatico, che dimostrano la limitata visibilita' del terreno di gioco. "Il limitato visus reca un danno al pieno godimento delle prestazioni agonistiche dei giocatori, tanto piu' in prossimita' della linea di fondo campo e della porta - scrive l'avvocato Faccini - A titolo esemplificativo, i miei clienti segnalano che nella partita del 23 ottobre 2015, Pescara-Pro Vercelli, non sono stati in grado di vedere il palo colpito dal giocatore Valerio Verre e, quindi, di avere compreso che il predetto giocatore non avesse segnato solo osservando la sua reazione"

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