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Pubblicato il 07/07/2012 06:06

Il Ministero condannato a pagare 20 mensilità ai precari aquilani

aquila, scuola, tracanna

Sentenza del giudice del lavoro contro la proroga dei contratti a termine

Il Giudice del Lavoro presso il Tribunale dell'Aquila, Anna Maria Tracanna ha condannato il Miur al pagamento di venti mensilità a favore di ciascun precario che avesse stipulato almeno tre contratti annuali a titolo di sanzione per il mancato rispetto da parte dell'Amministrazione scolastica della normativa comunitaria, ritenendo illegittima la reiterazione dei contratti di lavoro a termine nel Comparto scuola. 

In tal senso già la Corte di Giustizia Europea ha infatti più volte affermato la nullità del termine apposto ai contratti di lavoro a tempo determinato in quanto contrastanti con molti dei principi che ispirano l'ordinamento dell'Unione europea. La peculiarità di questo contenzioso in relazione al comparto scuola, rispetto agli altri comparti del pubblico impiego, deriva dal fatto che la presenza dei supplenti e' nella scuola da sempre istituzionalizzata e pertanto nella scuola la presenza di lavoratori (docenti ed ATA) con contratto di lavoro a termine e' elevatissima proprio perche' fisiologica.

Il contenzioso, dunque, ha assunto dimensioni ragguardevoli in ragione del fatto che la quasi totalità dei supplenti (docenti ed ATA) della provincia di L'Aquila ha deciso di ricorrere e molto pesanti, dunque, al momento imponderabili, saranno le conseguenze dal punto di vista economico per il Ministero dell'Istruzione.  L'Avv. Nino Ruscitti, esperto di diritto scolastico e difensore dei ricorrenti dello Snals dichiara: 'Esprimo plauso per la sanzione irrogata al Miur per il mancato rispetto della normativa comunitaria giacche' senza tale reazione i dipendenti della scuola avrebbero visto mortificati quei diritti che discendono direttamente dalla normativa dell'Unione. Anche se di certo siamo consapevoli che la questione e' ancora lontana da una definitiva soluzione con il Ministero'.

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