Un incendio doloso ha distrutto, poco dopo le 3, l'auto di Patricia Fogaraccio, giornalista e addetto stampa del sindaco di Pescara. Era parcheggiata fuori casa, in via Fonte Romana, nel recinto dell'abitazione. Dopo aver sentito uno scoppio, Patricia Fogaraccio si e' affacciata e ha visto la parte posteriore del mezzo a fuoco. Si tratta di una Renault Modus a benzina, e all'interno c'era una macchina fotografica. Non sono state raggiunte dalle fiamme le altre due auto parcheggiate nello stesso recinto. La donna non ha visto nessuno, in quegli istanti, ma in casa ci sono delle telecamere. Sul posto, subito dopo il fatto, il personale della squadra volante e i vigili del fuoco, e poi anche la scientifica. Potrebbe essere stata utilizzata della benzina.
Non si tratta del primo incendio subito dalla famiglia dell'addetto stampa del sindaco di Pescara. A ottobre il marito della donna e' stato vittima di due attentati, in qualita' di presidente della associazione No Rifiuti, a Spoltore. In quella occasione sono andati a fuoco il portone della sede di questo comitato ambientalista e una parte del museo allestito in quegli spazi, dove si trovava un antico carro che e' stato raggiunto dalle fiamme, come riferito in quella occasione. Stamani l'addetto stampa del sindaco ha riferito di non sapere chi possa aver incendiato la sua auto e di non sapere se quanto accaduto possa avere un collegamento con l'attivita' che porta avanti in Comune e quindi con il sindaco Luigi Albore Mascia.
"Sconcerto, preoccupazione e condanna" sono stati espressi, in una nota, dall'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo e dal sindacato dei giornalisti abruzzesi, "per il vile attentato incendiario" che, la scorsa notte, ha distrutto l'auto della collega Patricia Fogaraccio, addetto stampa del comune di Pescara. "Il livello di intimidazione raggiunto con l'attentato contro la collega Fogaraccio - sottolineano Odg e Sda - non ha precedenti in Abruzzo e rappresenta una deriva inaccettabile per l'intera societa' regionale". Ordine dei giornalisti e sindacato dei giornalisti, pertanto, "rivolgono un appello alle forze dell'ordine affinche' si faccia piena e immediata luce sul gravissimo episodio e si stringono alla collega facendole sentire la piena e incondizionata solidarieta' di tutti i giornalisti abruzzesi"
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