Non piu' necessarie le misure sanitarie imposte con le ordinanze del sindaco di Chieti , sui vegetali destinati all'alimentazione umana all'indomani dell'incendio della discarica di Colle Marcone, a Chieti , il 27 e 28 giugno scorsi. Lo dicono i risultati dei campionamenti della Asl e lo prevede un'ordinanza del sindaco, Umberto Di Primio. Tuttavia, si legge nell'ordinanza sindacale, "la contaminazione rilevata in due campioni di foraggio impone, nell'area di un chilometro dal punto dell'incendio ed in quella che comprende tre strade del Comune di Chieti (via Fonte Ricciuti 1, strada S. Donato 26 e strada Licini 22) e altrettante in quello di Bucchianico, cioe' via Colle Marconi 75, Strada Filippone e Strada Provinciale 14, il divieto di pascolo degli animali e la distruzione del fieno e della paglia raccolti dopo l'incendio, senza alcun accertamento analitico". Il sindaco, inoltre, su consiglio della Asl, ha disposto il "divieto di utilizzo di latte, carne e derivati di origine ovina, caprina e bovina provenienti da animali allevati nelle zone indicate senza un preventivo accertamento analitico favorevole per la destinazione d'uso". Infine, "in attesa di accertamenti analitici della Asl in campioni di uova", nell'ordinanza del sindaco si prevede il divieto del loro uso e di eventuali "altri prodotti di origine animale derivante da animali a stabulazione libera" all'interno dell'area indicata. La "presente ordinanza - si legge in una nota del Comune di Chieti - annulla e sostituisce la precedente del 28 giugno 2015 che, sulla base delle richiamate conclusioni della Asl Chieti -Lanciano-Vasto, risulta superata essendo venuto meno lo stato di emergenza"
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