Dovra' rispondere di incendio doloso e appropriazione indebita A.G., 38 anni, accusata di avere appiccato il 27 ottobre del 2015, l'incendio all'interno dei locali di viale Unita' d'Italia a Chieti Scalo dove gestiva il circolo privato Cohiba, locali che due giorni dopo avrebbe dovuto liberare in forza di uno sfratto esecutivo. La donna, che e' assistita dall'avvocato Massimiliano Bravin di Pescara, oggi e' stata rinviata a giudizio dal gup Luca De Ninis. Il processo e' stato fissato per il 2 marzo del 2017. L'incendio era stato appiccato in diversi punti dell'immobile e le fiamme danneggiarono anche la parte sovrastante dello stabile che venne evacuato. A.G, che sarebbe stata individuata attraverso alcuni testimoni, si sarebbe inoltre appropriata di una serie di beni, per un valore di circa 10.000 euro, che le erano stati concessi in uso temporaneo dal proprietario dell'immobile all'atto della locazione e che non sono stati trovati quando il locale e' stato riconsegnato. I proprietari del locale dato alle fiamme, moglie e marito, assistiti dall'avvocato Mauro Faiulli, si sono costituiti parte civile e complessivamente hanno chiesto danni per 139 mila euro.
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